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Cronaca

Il progetto eolico che divide l’opionine pubblica della Sardegna

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Mauro Simoncelli

Sono tanti i progetti presentati per installare pale eoliche sia sulla terraferma sia  galleggianti davanti alle meravigliose coste sarde

Dopo aver convissuto per decenni con industrie pesantemente impattanti come quella del carbone e infrastrutture contestate come le basi militari, che hanno contaminato varie porzioni del suo territorio, la Sardegna intera insorge contro le pale eoliche per l’energia pulita da posizionare in mare o sulla costa.

Impianti eolici per le energie rinnovabili –

Il decreto-legge 17/2022, pubblicato nella G.U. n.50 del 1 marzo 2022 e in vigore dal 2 marzo 2022 dall’allora governo Draghi, introduceva misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.

Impianti alla ricerca di energia pulita

La crisi energetica e i rincari delle bollette di luce e gas hanno provocato una corsa alla ricerca di fonti di energie pulite e rinnovabili, sistemi dove l’Italia è assolutamente carente e tra i fanalini di coda tra tutti i paesi europei. L’ultimo decreto del governo Draghi infatti era stato firmato in tal senso, ma alcune iniziative messe in atto da pool di aziende in alcune regioni italiani hanno provocato una furiosa reazione della gente del posto. E’ il caso della Sardegna dove, negli ultimi mesi, sono spuntati decine di progetti per sfruttare la grande forza del vento presente praticamente tutti i giorni. Pale eoliche da installare in mare, addirittura galleggianti, poste direttamente sulla costa frastagliata di una regione visitata ogni estate da milioni di turisti da tutto il mondo.Limpatto ambientale e paesaggistico di questo tipo di progetti sarebbe devastante per territori che basano buona parte della propria economia sul turismo e in particolare sulla bellezza e unicità delle proprie spiagge”, si legge in un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale lo scorso 5 luglio.

In Sardegna presentati oltre cento progetti eolici –

Progetti troppo impattanti

L’ultimo progetto che ha fatto drizzare le antenne agli ambientalisti sardi e alle autorità è quello che vorrebbe piantare sei torri eoliche alte come un edificio di 70 piani, a pochi passi dal mare. Sos Enattos, in provincia di Nuoto nel cuore della Barbagia, è stato scelto per realizzare il progetto europeo ET, Einstein Telescope, un centro di ricerca che sarà tra i più importanti del pianeta e creerà 35.000 nuovi posti di lavoro, ma deturperà per sempre un paesaggio fiabesco e incontaminato. Sono oltre cento i progetti industriali eolici e fotovoltaici presentati in Sardegna negli ultimi mesi. Millecinquecento nuovi aerogeneratori che, sommati ai pannelli fotovoltaici, significano una potenza complessiva installata per il fabbisogno di 25 milioni di abitanti, mentre la Sardegna ne ha un milione e 650mila, tutti poi realizzati con contributi pubblici.  “Contributi pubblici da 140mila euro per ogni megawatt installato, per 20, 30 o 40 anni”, afferma al Corriere della Sera Mauro Pili, ex presidente della Regione ed ex deputato, “per rendere questo business più redditizio del traffico di droga”. Insomma infuria la polemica, ma la situazione delle energie rinnovabili in Italia paga ritardi di decine di anni, forse non più rinviabili.

 

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Mauro Simoncelli