Scoperta truffa sul reddito di Cittadinanza: ad averla commessa una famiglia di Roma: “dicevano di vivere in un supermercato”.
Si torna ancora una volta a parlare del Reddito di Cittadinanza, il sussidio economico che per volere del nuovo Governo Meloni sarà abolito a partire dal 2024 e che ancora continua a destrare grandi problemi, per via dei cosiddetti furbetti.
Nelle ultime ore ad avere attirato l’attenzione sono le notizie che arrivano proprio da Roma, la capitale non è nuova a queste segnalazioni ma quest’ultima sembra davvero avere dell’incredibile.
Riguarda una famiglia che pur di percepire l’aiuto economico e quindi di rientrare nei canoni stabiliti, come riporta il Messaggero aveva dichiarato di vivere in un garage o peggio ancora in un supermercato: “Molti documenti sono autocertificati dagli utenti. Ma poi ci pensa l’Inps ad accorgersi che qualcosa non torna. Certo, quando noi diciamo se i richiedenti hanno automobili prendiamo atto di quando ci dicono no” queste le parole del Caf della zona.
La storia non fa altro che ripetersi, pare proprio che i furbetti del reddito di cittadinanza siano sempre all’ordine del giorno in tutta Italia.
Secondo quanto riporta il Messaggero, pare infatti che nell’ultimo anno, ovvero tra il Settembre 2021 e Settembre 2022, i carabinieri del comando provinciale di Roma abbiano accertato appropriazioni indebite del reddito di cittadinanza per un totale di ben 3 milioni 522 mila euro, una cifra che ha portato poi anche alla conseguente denuncia di circa 700 persone.
Tra i protagonisti della vicenda, specialmente le donne: pare infatti, che il metodo più efficace è quello delle identità false e come se non bastasse anche le persone arrestate ma con il sussidio sbloccato, hanno continuato a percepire il denaro del sussidio economico. Una situazione davvero incresciosa che una volta scoperta è stata per fortuna denunciata e conclusa.
Purtroppo, i casi come questi sembrano essere davvero all’ordine del giorno, negli anni è successo anche di vedere ottenere il reddito di cittadinanza a persone appartenenti alla famiglia Casamonica-Spada, cosi come pure i rampolli della mala autoctona romana e anche stranieri come ad esempio, sempre secondo quanto riporta il Messaggero, un ragazzo tunisino che dopo avere dichiarato di essere nato in Italia ha per molto tempo ricevuto l’aiuto economico, senza però avere una vera cittadinanza.