La giornalista di punta di Mundo Deportivo sta seguendo dal vivo l’ottavo Mondiale della sua carriera. Ha parlato in esclusiva a Notizie.com il giorno dopo l’eliminazione contro il Marocco.
Ancora fatali i calci di rigore. Dopo il Mondiale in Russia e l’Europeo itinerante, anche in Qatar la corsa della Spagna si ferma dal dischetto. Undici metri maledetti, va avanti il Marocco che ai quarti di finale se la vedrà con il Portogallo. Cristina Cubero, giornalista di punta di Mundo Deportivo, otto Mondiali vissuti in prima linea, ha confidato sensazioni e frustrazioni di una nazione intera. Ha parlato in esclusiva a Notizie.com: lei sì, arriverà fino in fondo. La sua spedizione continua a prescindere dalla Nazionale di Luis Enrique.
Cristina, cosa si prova il giorno dopo l’eliminazione?
“Una delusione grandissima. La Spagna aveva cominciato alla grande con 7 gol fatti alla Costa Rica. Un calcio spettacolare, confermato anche contro la Germania. Sono bastati quei 10 minuti con il Giappone per rovinare tutto, a far sorgere i dubbi. Parliamo di una Nazionale molto giovane, ha tantissima qualità, ma ha pesato la mancanza di esperienza”.
Cosa non ha funzionato contro il Marocco?
“La Spagna tiene il possesso palla, il tiki-taka contro una squadra che si chiude come il Marocco può non funzionare. Serviva una soluzione alternativa. Un vero peccato. Avesse battuto il Marocco, secondo me, sarebbe arrivata fino alla finale”.
Il futuro di Luis Enrique ora è da decifrare.
“Il ct deve riflettere, ne ha bisogno. Si aspetterà la prossima settimana. Si dovrà decidere se dare del tempo a un gruppo così giovane oppure se perdere contro il Marocco sia stato troppo grave per restare”.
Qualcuno ha ipotizzato il “biscotto” spagnolo per finire dalla parte del tabellone più agevole…
“Non è vero, è una bugia al 100%! Luis Enrique, dopo il ko con il Giappone, è entrato negli spogliatoi infuriato. Ha tolto la musica e ha cominciato a urlare contro i calciatori. Li conosciamo tutti, ci hanno raccontato di non averlo mai visto così arrabbiato”.
I rigori si sono confermati un problema.
“Luis aveva detto ai suoi di battere almeno 1.000 rigori per allenarsi, invece non c’è stato nulla da fare. Un po’ di sfortuna, un po’ il fattore psicologico. Eppure la Spagna ha tanta qualità per non sbagliare dal dischetto”.
La Nazionale favorita per la Coppa?
“Difficile dirlo. Ho visto quasi tutte le partite dal vivo fin qui. La più corale credo sia la Francia, l’Argentina dipende da un calciatore, il Brasile mi emoziona di più di tutte”.
Che Mondiale stai vedendo e vivendo?
“Bellissimo! È il mio ottavo dal vivo, giocando d’inverno ci sono calciatori freschi, tutte le Nazionali hanno al meglio i loro giocatori più importanti. Dal punto di vista tecnico è il massimo, si vedono partite più lunghe e più interessanti. E anche a livello organizzativo ho sentito tante cose sbagliate sul Qatar…”.
Sono state dette bugie?
“Questo Mondiale è pazzesco, per la prima volta sembra di essere alle Olimpiadi, tutto viene svolto nella stessa città. E la gente è amabile. Io sono donna, non ho avuto nessun problema. Si sta bene. Secondo me dobbiamo avere tutti più rispetto delle altre culture, guardare meglio anche come viviamo noi… C’è stata una campagna dura contro il Qatar, ma è sparita quando le persone hanno visto com’è la realtà qui. Un Paese che cresce pensando che lo sport sia una forma di cultura, secondo me dobbiamo applaudire invece di criticare”.