Il nuovo virus influenzale che rischia di contagiare 8-10 milioni di italiani potrebbe toccare il picco di casi a Natale. Ecco i sintomi, la durata e la possibile cura
Si chiama Darwin e già ha incontrato centinaia di migliaia di italiani. Si tratta del virus influenzale che è arrivato dall’Australia dove nel mese di agosto ha toccato il picco di contagi più alto degli ultimi 5 anni. La rapidità con cui ha iniziato a diffondersi nel nostro paese spinge gli esperti ad anticiparne il picco proprio per la settimana di Natale.
Secondo le previsioni colpirà circa 8-10 milioni di italiani rischiando di diventare l’influenza più importante degli ultimi anni. Può portare anche a febbre molto alta ma non provoca particolari complicazioni, oltre a quella di essere costretti a letto, per i soggetti in salute. Qualche possibile rischio in più per i bambini fino ai 5 anni, gli anziani e le persone con patologie preesistenti e gli immunodepressi. Il suo range di mortalità sarà più o meno lo stesso degli altri virus influenzali.
Virus “Darwin”: quali sono i sintomi e come si cura
Febbre anche molto alta, mal di testa, mal di gola, tosse, forte stanchezza, dolori ossei e muscolari e in qualche caso anche problemi di natura gastroenterica questi i sintomi più comuni dell’influenza australiana che già sta costringendo a letto tanti italiani. Nulla di eccessivamente preoccupante però, il riposo può bastare per sconfiggerlo.
La sua incubazione dura 1-2 giorni mentre normalmente i sintomi si manifestano nel corso di 3-5 giorni, con la possibilità in alcuni casi che questi possano durare fino ad una settimana. Gli esperti consigliano principalmente il riposo, accompagnato nel caso di febbre molto alta, da paracetamolo o ibuprofene per alleviare i dolori. Il vaccino antinfluenzale potrebbe alleviarne i sintomi o coprire nei casi più fortunati dall’influenza. Si tratta in ogni caso del classico virus influenzale stagionale che quest’anno ha però anticipato il suo arrivo e rischia, stando ai dati attuali e a quelli registrati in Australia, di superare il consueto range di contagi annuali.
