Saccheggiata la tomba del cantante Michele Merlo, il giovane morto nel 2021: ecco le parole di rabbia della madre.
Non ha certamente bisogno di presentazioni il giovane cantante che ha ottenuto il grande successo con la sua partecipazione ad Amici di Maria De Filippi e che lo scorso 2021 è morto a causa di una leucemia fulminante.
Proprio nei giorni scorsi, come se non bastasse è andato in scena un vero e proprio saccheggiamento sulla sua tomba, moltissimi gli oggetti di valore che sono stati sottratti: a denunciare l’accaduto la mamma Katia Ferrari che sui social ha manifestato tutta la sua rabbia e la sua frustrazione per il terribile gesto.
“Un gesto veramente ignobile: Non parliamo dei fiori, ma è sparito un suo anello con una M e oggi mi sono accorta che manca una tazza con un bassotto. Per chi fosse stato: hai fatto un gesto veramente ignobile! Devi solo vergognarti” queste le sue parole.
Un gesto davvero ignobile è quello che riguarda ancora una volta il giovane cantante Michele Merlo, lui che ancora oggi grazie alla volontà dei suoi genitori sta combattendo la battaglia per la sua morte.
Il giovane è morto a causa di una leucemia fulminante che però non è stata subito individuata dal medico da cui si è recato a causa del continuo e forte mal di testa che da giorni non lo faceva stare in pace. La sua famiglia e in particolare i suoi genitori, sono convinti che una diagnosi tempestiva, avrebbe potuto salvare la vita del ragazzo.
“Una condotta diligente dell’indagato avrebbe permesso di avviare il trattamento terapeutico previsto e di svilupparne l’efficacia in tempo utile evitando il decesso” ha affermato l’avvocato della famiglia. Secondo l’accusa, il un’azione tempestiva il ragazzo aveva il 90-95% di possibilità di salvarsi, soprattutto perché giovane e senza altre patologie” queste sono state le conclusioni della diagnosi presentata all’Ospedale di Bologna, arrivata quando ormai era troppo tardi.
Insomma, pare proprio che il giovane e indimenticabile Michele Merlo, almeno per il momento, non sia ancora riuscito a trovare la pace che merita.