Possibile nuova svolta nell’indagine riguardante Pier Antonio Panzeri, l’ex eurodeputato dei Socialisti e dei Democratici. Ci sono altri due arresti. Ecco di chi si tratta.
Novità importanti sul caso di Pier Antonio Panzeri, l’ex eurodeputato dei Socialisti e Democratici finito nell’inchiesta di Bruxelles per corruzione e riciclaggio, con vincolo di associazione per delinquere.
Come riportato da Il Messaggero, le forze dell’ordine italiane hanno eseguito il mandato di arresto nei confronti della moglie e della figlia del politico. Panzeri attualmente risulta avere ancora casa a Calusco d’Adda e proprio in questo paesino in provincia di Bergamo sarebbero state rintracciate la moglie e la figlia.
Attualmente le due donne si trovano in carcere a Bergamo e nelle prossime ore potrebbero essere ascoltate anche dagli inquirenti. Le accuse nei loro confronti non sono state comunicate, ma il mandato di custodia cautelare prevede la permanenza in cella e per questo gli inquirenti le hanno portate nella struttura penitenziaria del capoluogo lombardo.
Scandalo Parlamento europeo, le reazioni del mondo politico
Il Parlamento europeo è stato scosso dal blitz delle forze dell’ordine avvenuto in questo venerdì 9 dicembre. Come riportato da Il Messaggero, l’inchiesta riguarda le mazzette per influenzare le decisioni sul Qatar. Una vicenda che rischia di avere dei riflessi anche sul mondo politico italiano.
“Presunte mazzette dal Qatar per influenzare le decisioni dell’Ue, in cui pare siano coinvolti esponenti del Pd – ha detto Claudio Borghi della Lega in un comunicato citato dall’Ansa – i soliti che si autonominano migliori di altri, pronti a puntare il dito contro gli avversari politici di qualsiasi procedimento. Mi auguro che nelle sedi competenti, a partire dal Copasir, venga approfondita la vicenda giudiziaria che coinvolte Panzeri e la sua famiglia“.
Il M5s, citato da Il Messaggero, ha parlato di “una vicenda grave e inquietante. Il Parlamento europeo è e deve restare una casa di vetro per i cittadini e ci preoccupa dunque il ruolo assunto nelle presunte condotte illecite di alcuni dipendenti. Auspichiamo che venga fatta piena luce sul loro coinvolgimento e su quello di esponenti politici e sindacalisti italiani”.