I famosi mattoncini colorati dell’azienda danese per ricostruire una delle scene più famose della saga di Fantozzi
Ugo Fantozzi, per risparmiare tempo prezioso, si getta dal balcone della sua abitazione per prendere l’autobus e raggiungere l’ufficio per timbrare in tempo il cartellino. Eccola una delle scene più iconiche del cinema italiano e in particolare della saga di Fantozzi, interpretata dal compianto Paolo Villaggio. Ora questa scena cult è diventata una costruzione Lego, grazie alla bravura e alla passione di un architetto.
Fantozzi è un film del 1975 diretto da Luciano Salce. È il capostipite della saga con protagonista il ragionier Ugo Fantozzi, ideato e interpretato da Paolo Villaggio. Uscito nei cinema con grande successo il 27 marzo 1975, nel 2008 Fantozzi fu selezionato tra i 100 film italiani da salvare.
Una scena cult del cinema italiano
“Non ce la farò mai!“
“E allora?“
“Allora prenderò l’autobus al volo!“
“No Ugo, non lo hai mai fatto. Non hai il fisico adatto..“
“Non l’ho mai fatto, ma l’ho sempre sognato!“.
Eccolo il dialogo che scandisce una delle scene più celebri della cinematografia italiana. Parliamo del primo film della saga Fantozzi, del 1975, interpretato da Paolo Villaggio in questa scena in compagnia della moglie Pina, interpretata in questo film dall’attrice Liù Bosisio. Fantozzi che prende al volo l’autobus calandosi dal balcone al primo piano che affaccia sulla tangenziale est di Roma, una scena che fotografa perfettamente la spietata routine quotidiana del povero ragioniere che ha pochi minuti a disposizione per presentarsi regolarmente in tempo in ufficio. Questa scena ora è diventata una costruzione Lego, più di 3000 mattoncini colorati per una pietra miliare del cinema italiano. L’idea è venuta a un architetto genovese quarantenne, Giorgio Tona di Quarto, che ha progettato il modellino in cinque mesi e l’ha portato in Toscana al Bricks in Florence Festival.
Il ricordo di un film e un omaggio alla città
Un’impresa che ha richiesto ben cinque mesi di lavoro e migliaia di mattoncini, ma ne è valsa decisamente la pena: “Questo modello non è solo un omaggio a quel film, ma anche un’occasione per avere un pezzo intero di una città vintage costruita con i mattoncini Lego, con la sua estetica classica”, ha raccontato lo stesso autore dalle pagine di Legom Ideas, “e tante scene domestiche da rappresentare all’interno dell’edificio, con molti dettagli, anche se in una profondità di 3 o 4 borchie per ogni appartamento”. Come era prevedibile la notizia di questo progetto dedicato all’universo di Fantozzi ha fatto velocemente il giro del web, con molte testate online e non solo che ne hanno parlato. Tanto che anche la figlia Elisabetta Villaggio, ha ricondiviso il post con il set ricostruito.