Bruxelles, manette per Antonio Panzeri: chi è l’ex europarlamentare del Partito Democratico che è stato arrestato insieme ad altre persone
Nella giornata di ieri una notizia ha scosso il mondo della politica. In particolar modo quella del Partito Democratico. In Belgio, precisamente a Bruxelles, l’ex eurodeputato Antonio Panzeri è stato arrestato. Insieme a lui il segretario generale dell’organizzazione internazionale dei sindacati Ituc, Luca Visentini. Le accuse nei loro confronti sono gravissime visto che si parla di corruzione.
Ad annunciarlo il quotidiano ‘Le Soir‘. Secondo quanto riportano alcune informazioni che arrivano direttamente dal giornale pare che un Paese del Golfo abbia tentato di condizionare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo. Stiamo parlando del Qatar, proprio il Paese in cui si sta svolgendo attualmente la Coppa del Mondo.
Chi è, però, Antonio Panzeri? E’ stato eurodeputato dal 2004 al 2019 per tre mandati. Nativo di Bergamo, membro prima dei Ds, fu eletto all’Eurocamera nella lista Uniti nell’Ulivo. Venne riconfermato a Strasburgo alle Europee del 2009. Cinque anni più tardi venne eletto eurodeputato per la terza volta nelle liste del Pd. Nel 2017 lasciò i Dem per aderire ad Articolo I. E’ stato anche presidente della sottocommissione dei diritti umani.
Poco prima di entrare a far parte nel mondo della politica è stato segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano per otto anni. Poi divenne membro della direzione nazionale dei Democratici di Sinistra e responsabile delle politiche per l’Europa (per uno). Dal 1997è presidente dell’associazione culturale “Archivio del lavoro“. Nel 2004 venne eletto per la lista Uniti nell’Ulivo. All’Europarlamento ha ricoperto vari ruoli: Vice presidente commissione occupazione e affari sociali, Membro della Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti, Membro della Delegazione per le relazioni con il Giappone.
Nel 2009 è stato Presidente della Delegazione per le Relazioni con i paesi del Maghreb. Nel 2014 si ricandida alle Elezioni europee con il PD. Nell’aprile 2017 lascia il PD per sposare il progetto ‘Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista‘. Verso il dicembre del 2017 aderì alla lista elettorale “Liberi e Uguali“.