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“La sera basta cellulari, torniamo a raccontare le fiabe ai nostri figli”

Published by
Paolo Colantoni

Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana: “I bambini passano troppo tempo con il cellulare in mano”

“Ricordate quando una volta ai bambini si raccontavano le favole per farli addormentare? Bene, bisognerebbe ritornare a quelle abitudini. Oggi con gli smartphone e i tablet perdono tante ore di sonno”. Antonietta Gulino, presidente dell‘Ordine degli Psicologi della Toscana, lancia l’allarme. L’uso dei social media sta diminuendo le ore di sonno dei bambini. Giochi, notifiche, video: la dipendenza anche serale da smartphone e tablet riguarda sempre più persone.

La professoressa Gulino e il consiglio ai genitori: “Leggete più fiabe ai bimbi”

“Questo problema riguarda i grandi, gli adolescenti, ma purtroppo anche i bambinidichiara in esclusiva ai microfoni di Notizie.comche usano sempre più le i tablet e il cellulare. Questo attiva inevitabilmente una serie di risposte cognitive che non conciliano il sonno. Andare a letto guardando un cellulare è pericoloso”.

Un problema per tutti?
“Se ci mettiamo a guardare il cellulare, il nostro sonno arriva più tardi. Accade a noi adulti e ai bambini. Ma c’è una differenza sostanziale”.

Quale?
“I bambini hanno bisogno di almeno otto ore di sonno. Perdere del tempo, passando a vedere le immagini e i video sul cellulare rappresentano un dispendio di energia e un appesantimento per la mente.  Il cellulare tiene costantemente attiva l’attenzione e non permette di abbandonarsi al sonno, che è fondamentale per il benessere psicofisico delle persone. Soprattutto per i ragazzi che devono svegliarsi presto per andare a scuola”.

Il problema riguarda esclusivamente la perdita di sonno?
“Assolutamente no. Prima di dormire il problema si manifesta in modo eloquente, ma anche nel resto della giornata possono nascere problemi legati alla mancanza di attenzione e di immaginazione”.

Adolescenti e bambini vivono lo stesso problema?
“Sono due fasce di età molto diverse tra loro. Gli adolescenti usano autonomamente il cellulare. I più piccoli spesso lo prendono quando noi non siamo in grado (per lavoro o altre esigenze) di poterli controllare. E spesso non riusciamo a regolamentare il tempo di esposizione. Avete visto cosa succede nei ristoranti? Prima si vedevano bambini che ingannavano il tempo disegnando, giocando. Ora sono tutti chini sui cellulari.

Cosa succede nella mente dei bambini che passano tante ore davanti al cellulare?
“Sono distratti, con la mente e gli occhi guardano lo schermo: che è ripetitivo ed incide sull’attività di immaginazione e creatività. La parte dedicata alla fantasia, viene ridotta  perchè usufruiamo di immagini create da altri e non dalla nostra mente”.

I bambini passano troppo tempo al cellulare –

Si è sottovalutato questo aspetto?
“Io non vorrei passare per quella che è contro i cellulari, che sono fondamentale: basta solo vedere il loro utilizzo durante il lockdown. Hanno permesso di accorciare le distanze e hanno portato i nonni a dialogare con i nipoti e gli amici a sentirsi meno isolati. Ma è chiaro che tutto va regolamentato”.

Che consigli si possono dare ai genitori?
“Tutti gli strumenti vanno usati con misura, per evitare che diventino dannosi: è importante dare delle regole, imporre un tempo limite e non mettere davanti al tempo dedicato ai giochi, il cellulare. E prima di mettere a letto i bambini, torniamo a raccontare della favole ai nostri figli: è bello e gratificante per loro e lo è anche per noi”.

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Paolo Colantoni