Il nostro paese ha registrato il primato per l’evasione dell’IVA relativa all’anno 2020. 93 i miliardi totali persi dalle casse europee, sul podio anche Francia e Germania
Non è di certo un primato di cui vantarsi ma il nostro paese è in vetta per distacco alla speciale classifica europea sull’evasione dell’IVA. I dati relativi all’evasione dell’Imposta sul Valore Aggiunto inchiodano il nostro paese che vanta ben 26 dei 93 miliardi totali evasi. Seguono sul podio negativo Francia con 14 e Germania con 11 miliardi.
Peraltro questi dati potrebbero in un certo senso apparire confortanti se si pensa alla diminuzione di ben 30 miliardi rispetto a quelli dell’anno 2019. In realtà la motivazione è presto detta ed è dovuta alla grande quantità di transazioni in meno fatte registrare nel primo anno di Covid. Numeri impressionanti che stanno spingendo la Commissione Europea ad intervenire come spiegato dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.
In arrivo un intervento europeo per il contrasto all’evasione dell’IVA
Sul piatto è pronta una proposta della Commissione volta ad attaccare l’evasione dell’IVA. L’obbiettivo del pacchetto di proposte in arrivo da Bruxelles è quello di un recupero di 18 miliardi di euro l’anno nei prossimi 10 anni. “L’evasione dell’IVA è possibile perché il tracciamento delle transazioni è troppo lento”, ha spiegato Paolo Gentiloni. “Nelle transazioni intra-UE gli Stati Membri arrivano dopo mesi rispetto alla movimentazione, così non si può effettuare un controllo”.
Sono tre i pilastri dell’annunciato intervento comunitario. Il primo si rivolge appunto al ritardo nel rendiconto e si muove verso la fatturazione elettronica per le transazioni transfrontaliere. Il secondo concerne invece l’obbligo per le piattaforme di affitto brevi e di trasporti, come AirBnb e Uber, di riscuotere l’Iva dai fornitori. Le norme attuali infatti portano ad una mancata tassazione sui soggiorni di breve termine e sul trasporto passeggeri alternativo, creando peraltro una situazione iniqua per Alberghi e Taxi. L’ultima idea infine è quella dell’introduzione di un’IVA unica a livello europeo.