Non tutti si adagiano sul sussidio che fa tanto discutere. C’è anche chi decide di prendere un’altra via, come accaduto in questo caso. I protagonisti di questa vicenda sono tutti ragazzi e ragazze tra i 20 e i 25 anni
Si può rinunciare al reddito di cittadinanza? In teoria la risposta è ovviamente sì, ma nella pratica sono poche le persone aventi diritto che scelgono di non percepire il sussidio per andare a lavorare. Ci si adagia, insomma, a volte approfittandone fin troppo, svalutando la vera motivazione per la quale tale cifra viene elargita. Eppure, c’è ancora chi preferisce cercare un lavoro e fare dei sacrifici.
Ne è la testimonianza la storia di una pasticceria di Jesolo, che ha assunto 6 ragazzi e ragazze tra i 20 e i 25 anni. Loro si alzano alle 4 di mattina, percorrono chilometri in macchina e alla fine del mese si ritrovano con 1600 euro al mese.
Reddito di cittadinanza? No, grazie
A raccontarlo è il titolare di Pinel, l’azienda protagonista di questa vicenda: “Il nostro primo ingrediente è la passione – dice Mauro Pinel a Il Messaggero – e la stessa passione che muove i nostri ragazzi. Siamo una famiglia allargata e Laura, Giammarco, Claudio, Giulia, Linda ed Aurora ne fanno parte di diritto per l’impegno che profondono e per le qualità che manifestano. I loro occhi, la loro voglia di crescere fanno a cazzotti con l’idea che i nostri giovani siano sul divano in attesa di ricevere la ricarica del Reddito di cittadinanza. Potrebbero averne diritto, certo, ma preferiscono guadagnarseli i soldi e fare sacrifici per ottenerli. Sacrifici che noi premiamo, con stipendi che, di media, si aggirano attorno ai 1600 euro. Una base di partenza per mettere su, mattone dopo mattone, un domani solido e pieno di prospettive“.