La linea del Governo potrebbe essere rivoluzionaria e coinvolgere tutte le Regioni e le città che hanno sempre gridato all’accoglienza
Suggestione, ipotesi concreta, tentazione o mossa politica in rado di spiazzare le opposizioni? Secondo il quotidiano diretto da Sallusti, il Ministro Piantedosi starebbe pensando ad una soluzione per la gestione dei migranti: accoglierli e “spedirli” nelle regioni e nei Comuni governati dal centro sinistra.
Capalbio, Roma, e regioni nelle quali i governatori si sono mossi tra i primi nella critica alla gestione dei flussi migratori, potrebbero essere i nuovi protagonisti della gestione dei profughi. La linea del governo italiano sulle ong è quinsi destinata a cambiare. Adesso le navi potranno sbarcare e le autorità hanno assegnato due “porti sicuri”: a Salerno e Bari. Città simbolo di due regioni, Campania e Puglia, amministrate da governatori di sinistra (Vincenzo De Luca e Raffaele Emiliano). Che tipo di reazione ci sarebbe da parte dei Presidenti di Regione e dei sindaci coinvolti?
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ad agosto dichiarò: “C’è un punto dedicato alle politiche dell’accoglienza e dell’integrazione che una grande capitale come Roma deve svolgere. E’ miope e sbagliato non farlo. Vogliamo che Roma sia aperta e solidale”. Come si comporterebbe il sindaco di Roma se Piantedosi inviasse delle navi ad Ostia o a Fiumicino? Beppe Sala, sindaco di Milano, dichiarò a gennaio 2019. “Essere una città aperta e solidale significa anche accogliere chi scappa dalla guerra nel proprio Paese o decide di costruire quì un futuro migliore per la propria famiglia”. Milano, quindi potrebbe accogliere altre migliaia di clandestini.
Le nuove regole
La nuova linea del governo italiano – continua Libero – è stata confermata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, ieri presente al vertice Eu Med di Alicante in sostituzione del premier Giorgia Meloni, influenzata. «Ogni nave rappresenta un caso a sé, oggi (ieri, ndr) sono attraccate due navi, non manca dall’Italia una risposta solidale, basta che si rispettino le regole». Una linea morbida verso le ong per normalizzare i rapporti con l’Ue e, in particolare, con l’Eliseo. Il tema migranti «è un problema globale, non è una questione tra Italia e Francia. È un tema che può essere risolto solo a livello europeo», precisa Tajani.