Al vaglio gli oltre tremila emendamenti alla Manovra di Bilancio 2023. Scontro sul bonus 18app, pensioni minime e Superbonus
Pronti via è subito scontro tra maggioranza e opposizioni sugli emendamenti alla Manovra. Tra gli oltre tremila presentati, mentre si attende il taglio delle micro norme, è pronto a scattare il braccio di ferro. Bonus cultura 18app, pensioni minime e taglio al reddito di cittadinanza le misure che più stanno facendo discutere.
Il taglio al bonus cultura per i diciottenni in particolare nelle ultime ore sta scaldando gli animi di chi, come Italia Viva, aveva introdotto lo strumento, con tanto di petizione in arrivo. Il ministro Sangiuliano ha provato a tranquillizzare tutti con l’annuncio dell’arrivo al suo posto della Carta Cultura. Intanto è pronto lo scontro frontale su pensioni minime e taglio al Reddito di cittadinanza, mentre in ottica Superbonus sono arrivati emendamenti sia dalla maggioranza, FI e FDI, che dall’opposizione, M5S, e si pensa ad un rinvio della scadenza della comunicazione di inizio lavori asseverata (Cilas) al 31 dicembre.
Dal bonus 18app alla nuova “Carta Cultura”
Un emendamento di 29 commi presentato da FDI, FI e Lega potrebbe eliminare il bonus 18app introdotto dal Governo Renzi che ogni anno mette nelle mani dei neodiciottenni 230 milioni. Lo strumento voluto per sostenere il mondo della cultura consente ai giovani l’acquisto di biglietti per cinema, teatro, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro o di lingua straniera, fino all’esaurimento dei fondi stanziati.
In merito al taglio di 18app però hanno subito fatto sapere che verrà introdotta con lo stesso budget una Carta Cultura, così l’hanno chiamata dapprima il presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone, e poi il ministro Sangiuliano. Il mondo della Cultura, si legge, ha bisogno di una ri-destinazione dei fondi, i 230 milioni di euro andranno, tra le altre, al fondo pensioni per i lavoratori dello spettacolo, ad un fondo per il libro, mentre altri andranno a sostegno dei Carnevali “storici”. Stanziamenti poi per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, alla valorizzazione del complesso del Vittoriano e alla Girandola di Castel Sant’Angelo che verrà rievocata con giochi di luce e fuochi d’artificio.