Forza Italia vuole una commissione d’inchiesta su Mani Pulite: si cita una intervista a Di Pietro e si prova a “riaprire quel dossier”.
Una parte della maggioranza è decisa a riaprire il caso, a verificare alcuni aspetti che a distanza di 30 anni dal terremoto che segnò la fine della Prima Repubblica emergono con forza.
Forza Italia ci provò poco più di 20 anni fa. All’epoca ci fu l’appoggio dei socialisti, quello dei ‘cossighiani’, ma quel tentativo che adesso riprende vigore non ebbe esiti positivi. Il partito di Berlusconi, che adesso è alla maggioranza, chiede però di ritornare sulla vicenda. Lo fa basandosi su un pezzo di intervista di Antonio Di Pietro, l’uomo che diede il via all’indagine, e prova a mettere in piedi una commissione d’inchiesta per verificare cosa accadde in quei caldissimi giorni in cui l’Italia balzò su tutte le cronache per lo scandalo che spazzò via una intera classe politica.
Un passo indietro, con un altro tassello che prova a ricostruire cosa accadde ormai 30 anni fa. Forza Italia ha presentato un disegno di legge a Montecitorio firmato da Alessandro Battilocchio. A sostenerlo c’è però il partito, e la conferma arriva dalle parole di Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia alla Camera. “Riteniamo giusto riaprire quel dossier per consegnare alla storia questa pagina della nostra Repubblica – ha ammesso -, senza gli eccessi dell’epoca. Le commissioni d’inchiesta – ha aggiunto –, stanno funzionando bene, da quella su David Rossi a quella sul sistema bancario. Farla oggi con Tangentopoli può rappresentare un valore aggiunto”.
Alla base del tentativo di Forza Italia e della proposta depositata ci sono alcune dichiarazioni pronunciate da Antonio di Pietro in una intervista di 5 anni fa. “Ho fatto una politica sulla paura e ne ho pagato le conseguenze”. Si parla di paura delle manette, e in quel passaggio di Di Pietro c’è quella che da parte di Forza Italia è considerata la “necessità di approfondimenti”.
Arriva quindi la proposta di verifica non solo sul lavoro svolto, ma anche su quella lunga coda che potrebbe trasformarsi anche in una convocazione per gli ex pm e per Di Pietro. La commissione, che sarà fatta da un gruppo di deputati e senatori, avrà quindi il compito di “verificare quanto le vicende di quegli anni abbiano influito nell’alterare la politica e la società italiana”. Un capitolo che si riapre con forza, e che potrebbe trasformarsi in una nuova pagina su Mani Pulite.