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Cronaca

Covid a Natale: contagi 10 volte in più rispetto lo scorso anno

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Argia Renda

Covid a Natale preoccupa ancora, rispetto lo scorso anno i contagi sono 10 volte di più: ma quali sono i motivi?

Come se non bastassero le preoccupazioni per il caro bollette e la crisi economica che non da pace a nessuno, di mezzo ci si mette nuovamente il Covid, pare infatti, secondo quanto riporta il Corriere.it che proprio per questo Natale, i contagi siano in aumento: quasi dieci volte di più.

Covid a Natale, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Ma da che cosa dipende? Tanto per cominciare lo scorso anno erano obbligatorie le mascherine e il green pass anche per andare a lavorare o prendere un treno e entrare n u ristorante, particolare che da qualche tempo è stato abolito. Non ci si deve sorprendere se solo nel periodo di Ottobre-Novembre 2022 sono stati notificati quasi 2 milioni di casi, contro i 300 mila degli stessi mesi del 2021. Un numero alto che però non è l’unica preoccupazione: ad oggi la diffusione del virus con la variante Omicron è 10 volte maggiore rispetto lo scorso anno: ma entriamo nello specifico dei numeri.

Covid a Natale: raddoppiati i ricoveri e diminuite le terapie intensive

Forse per alcuni l’argomento potrebbe avere stancato, eppure anche in questo Natale 2022 è il caso di tenere gli occhi ben aperti visto che come detto prima, gli aumenti dei contagi si sono elevati di dieci volte.

Covid a Natale, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Secondo quanto riporta il Corriere.it i dati di cui tenere conto sono quelle delle terapie intensive e dei ricoveri. Per quanto riguarda i ricoveri: a fine Novembre del 2022 erano ricoverate 8.179 persone, con un tasso di occupazione dei 63.649 posti letto del 12,9%, quando invece nello stesso periodo ma nel 2021 ad essere ricoverate erano 5.227, con un tasso di occupazione dei posti letto del 9%.

Per quanto invece riguarda le terapie intensive le cose sono nettamente migliorate, è infatti possibile affermare che il virus sia meno aggressivo: a fine Novembre si contano 289 ricoverati in Rianimazione, con un tasso di occupazione dei 9.180 posti letto al 3,1%,mentre nel 2021 erano 683, con un tasso di occupazione in Terapia intensiva al 7,5%  E in generale, sia per ottobre sia per novembre, i ricoveri in Rianimazione si confermano la metà rispetto allo stesso periodo 2021. Quindi è possibile affermare, come nonostante il virus ancora resista, i casi sono decisamente meno gravi.
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