Iran, pronto un nuovo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea dopo l’uccisione di un manifestante 23enne
Cresce, sempre di più, la tensione in Iran. In particolar modo negli ultimi giorni dove si sono verificate due condanne a morte. L’ultima quella che riguarda un manifestante di 23 anni che è stato impiccato in pubblico. Nel frattempo il Consiglio dell’Unione Europea non sta di certo a guardare.
Nelle ultime ore è stato approvato un nuovo giro di sanzioni al Paese del Medio Oriente. Per due motivi: il primo che riguardano le repressioni alle manifestazioni pacifiche e l’altro per avere un ruolo importante nel conflitto in Ucraina. Non è un mistero che ha un ruolo importante nell’aiutare la Russia di Putin.
In Iran la situazione non è per nulla delle migliori. Sono rimasti in pochi a manifestare contro le decisioni del regime, per paura di essere arrestati o peggio uccisi. Il tutto partito dopo l’uccisione della giovane Masha Amini, uccisa per non aver indossato correttamente il velo. Il tutto sotto gli occhi del mondo che, sconvolto per il conflitto in Ucraina, assiste a queste scene orribili. Nella giornata di ieri è stato giustiziato un atleta: si trattava di Majidreza Rahnavard.
Quest’ultimo è stato condannato per aver ucciso due Basiji e averne ferito altri quattro. Purtroppo le pessime notizie non finisco qui visto che è stato condannato anche l’ex calciatore Amir Nasr-Azadani, di 26 anni, e l’attore teatrale Hossein Mohammadi. Anche loro condannati per aver protestato contro il regime. Purtroppo la becera rabbia delle autorità non si ferma solamente con i grandi, ma soprattutto con i bambini. L’ultimo bollettino che arriva da ‘Amnesty International‘ è terrificante: 44 sono i morti. In poco meno di 80 giorni. Uccisi senza pietà.