Il cantante e musicista, ex membro dei Backstreet Boys, è alle prese con una delicata vicenda: ecco come ha spiegato la situazione
E’ stato uno dei volti più amati della boy band che a fine anni novanta ed inizio duemila spopolava in tutto il mondo: Nick Carter dei Backstreet Boys di recente è finito sotto ai riflettori per una vicenda molto delicata che nulla ha a che fare con la musica.
Il ragazzo infatti nei giorni scorsi è stato accusato di violenze su minorenne (qui la notizia completa). L’accusa di stupro è arrivata da Shannon “Shay” Ruth, 39enne affetta da autismo, che ha rivelato alla stampa di aver subìto una violenza carnale, 20 anni fa, dal membro dei Backstreet Boys.
Il legale di Carter: “Accusa del tutto falsa”
A replicare a quanto sostenuto pubblicamente dalla Ruth ci ha pensato l’avvocato di Nick Carter, il quale al New York Post ha definito le accuse “completamente false“. La donna sostiene anche che all’epoca era vergine e che la star le ha trasmesso l’infezione HPV, a questo il legale Michael Holtz ha replicato: “Quest’accusa su qualcosa presumibilmente avvenuta più di 20 anni fa non è solo legalmente priva di fondamento, ma anche del tutto falsa”.
“Purtroppo – prosegue l’avvocato del cantante – ormai da diversi anni, la signora Ruth è stata manipolata per portarla a fare false accuse contro Nick, accuse che sono cambiate ripetutamente nel tempo. Nessuno dovrebbe essere ingannato da una trovata mediatica orchestrata da un avvocato opportunista. Non c’è niente in queste accuse, pensiamo che i tribunali sistemeranno tutto rapidamente”. Al momento quindi si deve solo attendere che la giustizia faccia il suo corso, per capire come sono andate realmente le cose e prendere poi tutti i provvedimenti del caso, sia per Carter che per colei che ha denunciato il fatto.