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Curiosità

Bonus animali domestici, a chi spetta e a quanto ammonta

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Argia Renda

In arrivo il bonus animali domestici, la proposta è stata accettata: ma a chi spetta e a quanto ammonta il sussidio?

Tra i tanti nuovi emendamenti degli ultimi giorni, ad essere stata accettata è la proposta arrivata da Michela Brambilla del Gruppo Misto che riguarda un aiuto economico per tutte le famiglie che hanno in casa un animale domestico.

Bonus Animali domestici, foto fonte Pixabay. Notizie.com

L’emendamento che riguarda questo sussidio economico prevede la ricezione di un di 150 euro annui per ogni animale che vive nella famiglia e che risulta regolarmente registrato all’anagrafe. L’importo massimo dovrebbe arrivare fino a 450 euro all’anno che potrebbero anche essere raddoppiati nel caso in cui la famiglia ha un reddito Isee inferiore ai 7 mila euro.

L’assegno in questione verrà dato dall’Inps, il proprietario dell’animale infatti deve presentare una regolare domanda proprio all’Istituto.

Bonus Animali domestici, quali sono i limiti Isee

Come accennato prima, è in arrivo per tutti i proprietari di animali domestici regolarmente registrati un bonus di 150 euro all’anno per ogni animale: questo bonus può valere fino ad un massimo di tre animali.

Bonus Animali domestici, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Ma, come successo per altri sussidi economici, il particolare di cui tenere conto sono i limiti dell’Isee: l’animale infatti deve appartenere ad un nucleo familiare con Isee non superiore a 15mila euro annui. Se l’Isee del nucleo familiare dell’intestatario dell’animale è invece inferiore a 7mila euro, secondo l’emendamento l’assegno può anche essere raddoppiato: l’importo massimo non potrebbe comunque superare i 900 euro annui per i possessori di 3 animali domestici.

Lo scopo è integrare il testo del governo con misure per agevolare le famiglie che convivono con animali, per tutelare gli animali e promuoverne il benessere, per salvaguardare la biodiversità. Alcuni emendamenti hanno il fine di ridurre gli oneri fiscali indiretti sui proprietari e perciò prevedono, con adeguate coperture, di portare al 10% l’Iva sulle prestazioni veterinarie e al 4% quella sugli alimenti. Per le prestazioni veterinarie finalizzate all’identificazione e al controllo della riproduzione l’esenzione dall’Iva dovrebbe essere totale” queste le parole di Michela Brambilla.

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