Continuano a salire i casi di influenza ma arriva l’appello dei farmacisti, pronti a lanciare l’allarme: cosa sta accadendo.
Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento, in un post su Facebook l’ha ribattezzata “la peggiore del secolo”.
L’influenza Australiana sta avendo un impatto pesante in questa stagione invernale. Sono i numeri a dare la dimensione delle persone colpite, e anche le previsioni per le prossime settimane. Si stima infatti che nel periodo di Natale fra chi si ammalerà di influenza Australiana e chi di Covid, potrebbero verificarsi anche 170mila casi al giorno. Un numero imponente quello calcolato dai virologi, e la spiegazione è chiara.
L’impatto del virus influenzale si è registrato in anticipo rispetto a ciò che accade generalmente, con picchi previsti fra gennaio e febbraio che invece si stanno verificando già in questa fase. Tutto ciò sta generando una serie di problemi e di appelli lanciati anche dai farmacisti.
Antinfiammatori, antipiretici, antibiotici ma anche farmaci per la tosse per i bambini e aereosol. Mancano farmaci in Italia, e arrivano anche i numeri nell’allarme lanciato da Andrea Mandalli. Secondo il presidente degli Ordini dei Farmacisti Italiani “sono tra i 1500 e i 2000 i farmaci che mancano sugli scaffali in questa fase”.
Un problema riconducibile in parte ai “problemi legati alla guerra”, quindi “al confezionamento, dai blister di alluminio delle pasticche alle fialette in vetro”. Arriva quindi l’appello a rivedere alcuni comportamenti che potrebbero alimentare i problemi e rendere ancora più irreperibili alcuni farmaci comunemente utilizzati per curare l’influenza. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani ha invitato tutti ad un “utilizzo consapevole dei farmaci e ad evitare scorte inutili” per permettere a tutti di curare i sintomi influenzali in una fase in cui in Italia molte persone sono a letto.