Strage Fidene, terminato l’interrogatorio di Campiti: la decisione del gip

Claudio Campiti, autore della strage di Fidene, nelle scorse ore è stato interrogato dal gip. Ecco la decisione del giudice nei suoi confronti.

Novità importanti per quanto riguarda Claudio Campiti. Il killer di Fidene è stato ascoltato dal gip e, al termine dell’interrogatorio, il giudice delle indagini preliminari ha deciso di confermare la misura cautelare in carcere nei confronti del 57enne.

Campiti decisione Gip
Il Gip ha convalidato il fermo di Campiti, killer di Fidene – Notizie.com – © Ansa

Come riportato dall’Ansa, per il giudice “deve essere condivisa la richiesta avanzata dalla Procura visto che si tratta della misura unica indicata a salvaguardare le esigenze cautelari e proporzionata all’estrema gravita dei fatti“.

Sempre il gip nell’ordinanza ha ricordato come “deve ritenersi che il gravissimo episodio dell’11 dicembre ha rappresentato il deliberato di una lunga pianificazione che aveva come presupposto un radicamento costante e persistente, per un apprezzabile lasso di tempo, del proposito omicida nella psiche del Campiti”. Tutto questo ha portato il gip a confermare la misura cautelare nei confronti del 57enne.

La strage di Fidene

Strage Fidene
Il bilancio della strage di Fidene è di quattro morti e due feriti – Notizie.com – © Ansa

La tragedia di Fidene è avvenuta nella mattinata di domenica 11 dicembre. Come ricostruito dagli inquirenti, Campiti ha raggiunto la riunione di condominio con l’intento di compiere una vera e propria strage. Il bilancio definitivo è di quattro morti (tutte donne) e due feriti, ma il numero poteva essere molto più alto. Solo un problema alla pistola e l’intervento di uno dei presenti ha evitato di avere un dato delle vittime maggiore.

L’uomo è stato immediatamente arrestato e portato in carcere. Per il momento sulla vicenda restano ancora diversi punti da chiarire e gli inquirenti sono al lavoro per capire meglio il motivo di questa strage. Stando alle informazioni, Campiti aveva diversi problemi con il Consorzio e questo potrebbe essere alla base della tragedia.

Ma gli inquirenti non escludono neanche un collegamento con l’episodio che ha visto il 57enne minacciare alcuni bambini e solo l’intervento dei carabinieri, chiamati dagli altri consorziati, ha permesso di riportare la situazione alla calma. Tutte situazioni che sono al vaglio degli inquirenti.

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