Lista di studentesse “più capaci” all’Università: è bufera

Non si placa la bufera che in questi giorni ha travolto l’Università di Palermo: su whatsApp spunta una lista molto particolare.

Continua la bufera e la polemica che vede protagonista l’Università di Palermo, il motivo riguarda un fatto davvero increscioso che ha preso piede proprio lo scorso 24 Novembre, quando una studentessa dopo giorni di vergogna, ha denunciato in un blog di essere finita in una lista.

Bufera Università Palermo
Bufera Università Palermo, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Studentesse dalle migliori prestazioni sessuali” è questo il nome della lista in questione che ha parlato del presunto caso di sessismo avvenuto proprio in quei giorni all’interno dell’Ateneo ,sul blog di informazione Younipa. Secondo quanto si legge sul web, pare che ad avere redatto questa lista sia stato un  dottorando di ricerca del dipartimento di Economia di Unipa, che poi ha pensato bene di diffonderla attraverso dei gruppi WhatsApp.

Bufera Università Palermo: una lista sulle studentesse dalle migliori prestazioni sessuali

“Episodi come questo ci fanno rendere conto di come uno spazio femminista all’Università sia necessario e che l’emancipazione delle donne non sia affatto scontata, nemmeno negli ambienti accademici, tra i banchi dei dottorati, dove prende forma la classe intellettuale di domani, in perfetta continuità con le classi intellettuali stantie e reazionarie di oggi e di ieri” sono queste le parole di Anna Taibi, studentessa di Beni culturali e ancora: Nel mostrare solidarietà alla collega che sarebbe stata colpita dall’ennesimo episodio di sessismo all’interno dell’Università di Palermo, sentiamo il dovere di puntare i riflettori sull’ambiente accademico che nasconde e protegge, legittimando, chi fa violenza sulle donne”.

Studentesse, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Delle parole davvero importanti che arrivano dopo l’incredibile scoperta da parte di una studentessa dell’università di Palermo che si è trovata aggiunta in una lista WhatsApp dedicata alle “studentesse dalle migliori prestazioni sessuali”. Una volta appresa la notizia, è stato proprio un gruppo di studentesse del Collettivo Medusa ad avere richiesto un’assemblea proprio dell’Ateneo che si terrà il prossimo Giovedì alle 16, nell’Aula Cocchiara dell’edificio 12.

La mancanza di un dibattito pubblico intorno alla vicenda la rende ancora più grave, genera il rischio che il tutto venga nascosto e normalizzato e che non vengano messi in discussione i rapporti di potere vigenti all’interno del mondo accademico. Non basta istituire prorettorati all’Inclusione, Pari opportunità e Politiche di Genere, non basta inaugurare ogni anno panchine rosse per lavare via le responsabilità dell’ambiente accademico. Occorre che la comunità accademica si unisca perché non si permetta il verificarsi di cose simili, occorre che lanci un messaggio chiaro alle studentesse, alle ricercatrici, alle professoresse: nessuna di noi deve restare isolata” ha infine concluso sempre Anna Taibi.

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