La famiglia chiede giustizia: “Non abbiamo i soldi per la verità, ma vogliamo sapere!”. Il grave episodio è avvenuto alla fine del quarto tra Argentina e Olanda.
Un’altra tragedia in Qatar. È morto John Njau Kibue, ragazzo keniota di 24 anni, guardia di sicurezza che ha passato tre giorni in terapia intensiva prima di arrendersi. Il decesso è stato causato da una misteriosa caduta dall’ottavo piano dell’Iconic Stadium di Lusail, quando era appena finito l’accesissimo quarto di finale tra Argentina e Olanda.
Le indagini in corso stanno cercando di capire cosa sia successo in quegli attimi concitati e come l’uomo abbia fatto a precipitare dal tetto dello stadio. Le autorità qatarine hanno comunicato il triste aggiornamento, a nulla sono servite le 72 ore trascorse nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Doha. John Njau Kibue era arrivato in Qatar come lavoratore migrante proprio per via del Mondiale in corso. È la terza morte che avviene durante il torneo dopo quella dei due giornalisti Grant Wahl e Khalid al-Misslam. Il ragazzo, secondo quanto riportato dalla CNN, sarebbe arrivato in ospedale in condizioni critiche, con un “grave trauma cranico, fratture facciali e fratture pelviche”. Sarebbe quanto affermato dal certificato medico redatto dall’ospedale.
La morte della guardia giurata di servizio allo stadio di Lusail è stata confermata dal Supreme Committee for Delivery and Legacy, vale a dire il comitato organizzatore della Coppa del Mondo in Qatar. “John Njau Kibue, una guardia di sicurezza al Lusail Stadium, sabato 10 dicembre ha subito una grave caduta mentre era in servizio”, si legge nella nota ufficiale. “Le squadre mediche dello stadio sono immediatamente arrivate sul posto e hanno fornito le cure di emergenza prima che fosse trasferito all’unità di terapia intensiva dell’Hamad Medical Hospital in ambulanza”. Poi il triste annuncio: “Siamo spiacenti di annunciare che, nonostante tutti gli sforzi profusi da parte del team medico, è purtroppo deceduto in ospedale martedì 13 dicembre. I suoi parenti prossimi sono stati informati”.
Resta il mistero della dinamica dell’incidente. I suoi familiari hanno chiesto la verità: “Non abbiamo i soldi per ottenere giustizia, ma vogliamo sapere cosa è realmente successo”, l’appello lanciato da Ann Wanjiru, sorella di Njau Kibue. Gli organizzatori di Qatar 2022 hanno fatto sapere che sono scattate le indagini. “Stiamo indagando con urgenza sulle circostanze, forniremo ulteriori informazioni quando avremo aggiornamenti. Ci assicureremo inoltre che la sua famiglia riceva tutte le quote e i soldi dovuti”. Per certe tragedie non esiste alcun tipo di risarcimento.