Da 40 anni i vigili romani possono fare spesa, benzina e shopping a prezzi da urlo. Tutto grazie ad una tesserina data come riconoscimento per il loro lavoro
Quarant’anni di spese, benzina e shopping a prezzi stracciati per 1.500 vigili della Capitale. Il merito è di una tesserina, la magica tessera del Vaticano che dà accesso alla città Leonina dove, per fare un esempio, non c’è l’IVA e il risparmio è almeno del 22%. Tutto grazie al loro lavoro per il quale il Vaticano decideva di ricompensarli con la tessera magica.
Potrebbe sembrare un semplice bancomat o una carta di credito ma per chi vive a Roma questa tessera è molto dipiù. Con lei si ha accesso ad un mondo magico dove tutto costa di meno, dai supermercati alle pompe di benzina. Chi possiede questa tessera è un privilegiato, un fortunato vincitore della lotteria della vita che gli garantisce mensilmente risparmi di migliaia di euro. Basti pensare all’IVA, nella Santa Sede non esiste, mentre da noi quasi per tutti i beni è al 22%, per non parlare delle accise sulla benzina, ovviamente inesistenti in Vaticano dove certe volte in base all’andamento del prezzo dei barili si riesce ancora a fare 1 litro di benzina con 1 euro. Il tutto senza contare una generale diminuzione del prezzo dei beni una volta superate le mura.
L’incredibile scandalo riguarda il corpo dei vigili urbani della Capitale. Infatti a partire da 40 anni fa e fino al 2010 circa la Santa Sede era solita omaggiare il XVII gruppo con questa mitologica tessera. Il motivo risiedeva nel lavoro svolto dal gruppo del quartiere Prati per il Vaticano, ma queste tessere erano destinate ad essere restituite una volta terminato l’incarico. Chi invece andava in pensione se ne guardava bene dal restituirle, e così oggi sono in circolazione 1.500 tessere di cui non si sa più nulla.
Lo stesso corpo dei vigili ne ha perso ogni traccia e oggi, oltre alla carenza di organico – sono al lavoro 5.500 uomini invece dei quasi 9mila previsti su carta – devono affrontare questo nuovo scandalo. Delle tessere non se ne saprà più nulla mentre quello che si sa è che questo fortunato riconoscimento non è più spettato ai vigili dopo la riforma Berlusconi-Alemanno-Bordoni del 2010. Lo smantellamento del XVII municipio con l’accorpamento al municipio I del Centro Storico ha significato anche l’assorbimento del relativo gruppo territoriale. Ecco così che mentre tanti anziani vigili, magari oggi in pensione, continuano a godere dei privilegi vaticani, alle nuove leve non è spettato proprio niente nonostante continuino a svolgere gli stessi compiti dei loro predecessori.