Dieci anni di Fratelli d’Italia: il live della seconda giornata – FOTO e VIDEO

Continua la festa per i 10 anni di Fratelli d’Italia: dopo la prima giornata sul palco saliranno i massimi esponenti del partito. Ecco i video e le dichiarazioni.

Dal nostro inviato Francesco Spagnolo

Il primo partito del nostro paese si ritrova per festeggiare la ricorrenza in Piazza del Popolo. Dopo la prima giornata con gli interventi dei protagonisti più influenti della storia di Fratelli d’Italia, sono iniziati anche oggi gli interventi sul palco.

Fratelli d'Italia
Gli esponenti del partito alla festa di Fratelli d’Italia (foto Notizie.com)

Presenti Giulio Tremonti, Giulio Terzi di Sant’Agata, Giovan Battista Fazzolari, Edmondo Cirielli, Isabella Rauti e il ministro Fratin, che ha preso per primo la parola sul palco. “Si tratta di qualcosa di affascinante – ha ammesso -, soprattutto per chi parte da un piccolo partito, poi fa parte di qualcosa di grande come Forza Italia e infine segue il percorso di Fratelli d’Italia, ora al governo. Ritengo affascinante anche che alla guida ci sia una grande leader come Giorgia Meloni, che ha levato alla sinistra quella supremazia che hanno tentato di avere e pensato di rappresentare”. 

Dieci anni di Fdi: la giornata

Fratelli d'Italia
Fratelli d’Italia (Notizie.com)

Ancora Fratin sul tema energia. “Vengo subito al punto – ha ammesso il ministro -, perché l’invasione della Russia ci ha fatto subito rendere conto di una cosa. Oggi purtroppo continuiamo a dipendere da terzi per l’energia, e abbiamo necessità di renderci autonomi, quindi di sicurezza energetica. Abbiamo la necessità di essere centrali nelle rotte del gas, e tutto ciò rappresenta anche una grande opportunità di crescita per il nostro paese”. 

Rauti: “Ecco cosa può fare l’Italia nel conflitto fra Ucraina e Russia”

“Difendere il popolo ucraino non solo è giusto perché è aggredito, ma anche perché coinvolge la popolazione civile, donne e bambini. Chiunque ha coscienza si deve ribellare”. Così Isabella Rauti, sottosegretaria alla Difesa, che prosegue. “Non solo questo però. L’obiettivo Ucraina fa parte di un disegno espansionistico della Federazione Russa. Ci saranno altri obiettivi. Ci può essere la Polonia, il disegno imperialista è una minaccia ai valori europei, ed è questo il motivo per cui Italia ed Europa devono rafforzare l’impegno. Si tratta di una questione che ci riguarda, e l’Italia ha il dovere di fare la sua parte nell’ambito dell’Alleanza contribuendo anche dal punto di vista militare. Non abbiamo solo mandato armamenti ma anche aiuti militari e infrastrutture per consentire alla popolazione civile di affrontare freddo e buio. Ci siamo, perché dobbiamo garantire stabilità e sicurezza”.  

Tremonti: “Nel 2011 l’Italia perse il posto a tavola”

Tremonti: “Nel 2011 l’Italia perse il posto a tavola. Avvenne con il governo Monti. La chiamata dello straniero e il primato della tecnica sulla politica. Ricordo una discussione al cambio di consegne e discutendo di tecnica con il Presidente del Consiglio disse che la tecnica era la sua e invece é quella di Platone”. Tremonti prosegue: “Nella Repubblica c’è scritto che la politica è la forma superiore della tecnica”. Secondo Tremonti l’Italia dopo Berlusconi perse il posto a tavola in Europa, e lo ha riacquisito con il governo guidato da Giorgia Meloni. “Questo è il punto. La politica è la forma superiore della tecnica di governo dei popoli”. Sul palco ora anche Crosetto e Tajani.

Crosetto interviene sull’immigrazione

“Giorgia Meloni ha parlato di un piano per l’Africa, e la Premier io e Tajani abbiamo ascoltato il presidente del Niger che ci ha spiegato cosa accade. I problemi sono due, il cambio climatico e aumento di popolazione. Il cambiamento del clima fa perdere loro pezzi di terra da coltivare e fa perdere possibilità di sopravvivere. Per farlo, in assenza di agricoltura, molte persone provano a sopravvivere, e diventano criminali non per loro scelta, ma perché devono mangiare. Entrano a far parte ti chi sfrutta il traffico di droga, armi, quelle organizzazioni criminali che gestiscono tutto ciò e l’immigrazione”. Crosetto va al punto. “Fin tanto che non ci si accorge del problema non ci saranno miglioramenti. L’unico modo che hai è dare loro la possibilità di educare i figli, di farli studiare e di generare ricchezza e negli ultimi anno non l’abbiamo mai fatto. Cosa vuol dire che abbiamo aiutato quel paese? Bisogna misurare gli aiuti. Quanti bambini in meno muoiono? Ecco perché bisogna aiutare per intervenire in maniera concreta nei loro paesi. 

 

Gestione cookie