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Il mondo del calcio è in lutto: addio a Sinisa Mihajlovic

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Paolo Colantoni

L’ex tecnico del Bologna si è spento a Roma all’età di 53 anni. Lottava da tempo contro la leucemia.

Il mondo del calcio è in lutto: Sinisa Mihajlovic è morto a Roma a 53 anni dopo aver lottato come un leone contro una grave forma di leucemia. L’ex tecnico del Bologna, che aveva iniziato questa stagione sulla panchina rossoblù, si è arreso alla malattia. E’ deceduto all’ospedale ‘Paideia’.

E’ morto Sinisa Mihajlovic – Ansa –

A luglio del 2019, al termine di un’esaltante stagione alla guida del Bologna, annunciò al mondo del calcio il suo stato di salute. Da quel momento in poi Sinisa Mihajlovic ha lottato contro la leucemia: le sedute in ospedale, il ritorno in panchina, due stagioni alternandosi tra il campo e le cure, poi a marzo scorso l’annuncio che gelò il sangue di tifosi e addetti ai lavori: “Il male è tornato. Devo fermarmi per curarmi”. Da quel momento in poi la situazione è peggiorata.

Mihajlovic ha vinto da calciatore uno scudetto e una Coppa dei Campioni con la Stella Rossa. Nella finalissima del 1991 segnò uno dei calci di rigori nella lotteria decisiva della finale contro l’Olimpique Marsiglia di Papin. L’estate del 1992 approda in Italia, alla Roma: due stagioni incolore e il trasferimento alla Sampdoria, dove si mette in evidenza (sotto la guida di Sven Goran Eriksson) nel ruolo di difensore centrale. Segue il tecnico svedese alla Lazio, squadra con la quale gioca sei stagioni, vincendo uno scudetto, una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Forma con Alessandro Nesta una delle coppie difensive più complete del campionato.

Campione d’Italia con la Lazio

Sinisa Mihajlovic con la Lazio –

Straordinario colpitore dalla distanza, Mihajlovic diventa il numero uno delle punizioni (contro la Sampdoria, nella stagione 98-99 ne segna tre in una sola gara). Al termine della stagione 2003-04 passa all’Inter, squadra con la quale gioca due campionati, vincendo uno scudetto (arrivato dopo le sentenze di Calciopoli) e due Coppe Italia. Inizia in nerazzurro (e alle spalle dell’amico e mentore Roberto Mancini) la carriera di tecnico. A Bologna (stagione 2008-09), la prima esperienza da allenatore di prima squadra: seguiranno le avventure al Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino, Sporting Lisbona e di nuovo al Bologna. Mihajlovic ha anche allenato la nazionale serba.

Il comunicato

“La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessandro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”

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Paolo Colantoni