Qatar 2022, altre polemiche: Infantino nell’occhio del ciclone

Il presidente della Fifa, con il Mondiale ormai in chiusura, ha voluto fare il punto sulla rassegna iridata, ma sono scattate polemiche

Il Mondiale è ormai agli sgoccioli, mancano due giorni alla finale tra Francia e Argentina che decreterà la vincitrice di Qatar 2022. Eppure continuano le polemiche perché Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha toccato di nuovo un argomento scottante e le sue parole hanno suscitato un aspro dibattito nell’opinione pubblica internazionale. Infantino, ai media presenti in Qatar, alla vigilia delle ultime due partite del Mondiale, ha chiesto di parlare di calcio.

Rivoluzione Fifa per il mondiale per club
Gianni Infantino (Foto LaPresse)

Qatar 2022, Infantino: “Pensiamo solo al calcio”

Anche per rispettare coloro che vogliono pensare solo al campo, magari mettendo da parte argomenti come i morti sul lavoro durante la costruzione degli stadi nel paese del golfo o dei diritti civili negati dal governo di Doha: “Ci sono tifosi che vanno allo stadio e un miliardo di persone che guardano il Mondiale sugli schermi: dobbiamo pensare a loro. Ognuno di noi ha i suoi problemi, ma deve potersi godere lo spettacolo senza pensare ad altro: durante quei 90 minuti le persone possono lasciare da parte i loro problemi e pensare solo alla partita . Poi, fuori dal campo, ognuno è libero di esprimere  le proprie opinioni“.

Gianni Infantino presidente della FIFA – Ansa foto

Parole che ovviamente non hanno fatto piacere alle organizzazioni umanitarie, Amnesty International ha fatto replicato duramente a Infantino attraverso le parole di Stephen Cockburn: “Infantino ha annunciato che la Fifa ha guadagnato 7,5 miliardi di dollari dalla Coppa del Mondo, oltre un miliardo in più del previsto, le entrate Fifa saliranno ad 11 miliardi in 4 anni. Eppure non ha offerto nulla di nuovo ai tanti lavoratori e alle loro famiglie che continuano a vedersi negare il risarcimento per salari rubati e vite perse. I lavoratori migranti dietro questo Mondiale hanno contribuito enormemente all’incredibile ricchezza Fifa, che ora ha la chiara responsabilità di risarcirli, invece continuare a ignorare le richieste di giustizia”. Insomma il Mondiale è ormai alla fine, ma le tensioni non si placano.

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