Influenza del cammello, cosa sappiamo di questo virus? Tutto quello che dovremmo sapere in merito
In questi ultimi anni non ci facciamo mancare davvero nulla a livello di virus. Prima è iniziato con il Covid e le sue varianti. Poi è stato il turno del vaiolo delle scimmie ed infine, poco prima di Natale, un bel doppio regalo: l’influenza australiana e soprattutto l’influenza del cammello. Per quanto riguarda quest’ultimo sicuramente se avrete sentito parlare in questi giorni. In particolar modo dal Qatar, dove si stanno ancora svolgendo le partite della Coppa del Mondo. Ad essere stati contratti non solo i tifosi rientrati nei loro rispettivi Paesi, ma anche alcuni calciatori.
In particolar modo quelli della Francia. Una vera e propria tegola per il commissario tecnico Didier Deschamps che per la finale rischia di domenica pomeriggio alle ore 16. Upamecano e Rabiot sono stati i primi. Nella lista si è aggiunto anche Coman. Una vera e propria epidemia che ha fatto scattare l’allarme nel ritiro dei transalpini. Tanto è vero che si è deciso di ritornare alle mascherine. Gli esperti in materia avevano sottolineato che la trasmissione del Mers è in forte aumento e non bisogna assolutamente sottovalutarlo. Tanto è vero che in Qatar sono in corso due eventi: il primo è il Mondiale, mentre il secondo è un concorso di bellezza dei cammelli del ‘Came Mzayen Club‘.
Influenza del cammello, cos’è la Mers?
Ovviamente vi starete chiedendo cosa sia questa Mers, non è così? Da come avete ben potuto capire è stata ribattezzata anche come “influenza del cammello“. Come ha confermato il dottor Pregliasco su ‘Adnkronos Salute‘ si tratta di una patologia conosciuta nel 2012 e che ha un’alta letalità. Un rischio se si pensa che questo virus possa essere diffuso grazie alle migliaia di persone pronte ad andare via dal Qatar dopo la fine della manifestazione mondiale. Ovviamente anche questo concorso per cammelli non ci voleva affatto visto che si tratta di un evento in cui partecipano molte persone.
Quindi il rischio è ancora più elevato. A lanciare l’allarme, dieci anni fa, fu l’Arabia Saudita. Ora viene nominato ‘Mers-CoV‘. Sono quasi 3mila i casi confermati in laboratorio. Il numero di morti è altissimo visto che ha già superato quota 900. Vale a dire un tasso di letalità pari al 34%. Nonostante si tratti di un virus diffuso in Oriente, si sta diffondendo anche in Europa. A quanto pare, molti di loro, avevano avuto contatti appunto con cammelli e consumato, allo stesso tempo, latte di cammello crudo.