Tutte le testate del mondo esaltano la figura di Sinisa Mihajlovic. Dall’Inghilterra, alla Spagna, passando dagli Usa alla Germania.
Una leggenda, un fenomeno, il miglior calciatore di punizioni di sempre. La stampa estera dice addio a Sinisa Mihajlovic e la celebra. Dal Brasile alla Spagna, dalla Inghilterra alla sua Serbia, tutte le testate del mondo danno spazio alla morte di Sini. Come lo chiamavano i suoi amici. Il britannico Daily Mail titola: “L’ex leggenda della Lazio e della Jugoslavia, l’uomo nato due volte, è morto a 53 anni dopo una lunga battaglia contro la malattia”. Gli fanno anche The Sun e The Guardian: “L’ex leggenda di Lazio, Inter e Jugoslavia è morta a 53 anni”. Anche in Germania, la Bild, parla di leggenda: “La leggenda della Lazio è morta a 53 anni”.
Marca, quotidiano spagnolo, con sede a Madrid, si concentra invece sulle straordinarie qualità di Mihajlovic come battitore da fermo: “È morto Sinisa Mihajlovic: addio al miglior calciatore di punizioni della storia?”. Una domanda che ha in sé già la risposta. Sì. Su Mozzartsport, nota testata sportiva serba, si possono leggere tantissime interviste di chi l’ha conosciuto, oltre ai vari post social di ex compagni e avversari: da Seedorf a Totti, da Veron a Nesta, passando per Maldini e Materazzi. E il titolo a tutta pagina è “In memoriam”.
A Bola, quotidiano portoghese, dà spazio invece alle testimonianza di Fernando Couto, suo ex compagno alla Lazio e al commovente post social di Sergio Conçeicao, ora tecnico del Porto, ma che con Sinisa, in biancoceleste, ha condiviso anni e vittorie. L’americano Espn, invece, postando sulla propria homepage una foto di Mihajlovic in panchina con la tenuta del Bologna, scrive: “Mihajlovic: dopo una lunga battaglia contro il cancro, se ne va la leggenda della Serie A”. Sul sito de L’Equipe c’è invece uno speciale intitolato: “Mihajlovic, una carriera in immagini”, con tante foto che ripercorrono gli anni di Sinisa da giocatore e da allenatore.