Titanic, Di Caprio si sarebbe salvato sulla zattera? Uno studio scientifico risponde dopo 25 anni!

James Cameron e Kate Winslet sembrano essere stanchi di una particolare critica mossa a Titanic e il regista canadese ha voluto stroncarla una volta per tutte.

Sono circa venticinque anni che va avanti senza soluzione di continuità una diatriba piuttosto sterile: Jack sarebbe potuto salire sulla “zattera” improvvisata che ha salvato Rose in Titanic?

James Cameron, dopo decenni di polemiche, sembrerebbe aver preso la questione sul serio, sottoponendo il finale della pellicola ad un esame scientifico approfondito, che ne potesse definitivamente legittimare lo sviluppo.

La morte di Jack era davvero inevitabile?

A quanto pare il regista del recentissimo Avatar: La via dell’acqua, sarebbe intenzionato a pubblicare i risultati di tale studio scientifico, così da stroncare definitivamente le argomentazioni dei numerosi detrattori: “Abbiamo realizzato un’analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia che ha riprodotto la zattera del film. Faremo un piccolo speciale che uscirà a febbraio. Due controfigure della stessa corporatura dei due attori originali sono stati equipaggiati con sensori sul corpo e dentro il corpo e sono stati messi in acque ghiacciate. Le rilevazioni e i test hanno confermato che non si sarebbero potuti salvare entrambi. Jack doveva morire. È una storia di amore, sacrificio e mortalità, l’amore si misura con il sacrificio, come in Romeo e Giulietta”.

In verità sarebbe bastata un minimo di logica per arrivare alla medesima soluzione, ma gli spettatori hanno da sempre cavalcato la futile discussione, arrivando anche a insultare Kate Winslet, con affermazioni poco delicate sulla sua corporatura. La Winslet è stata nuovamente sottoposta alla questione, alla quale ha risposto piuttosto infastidita: “Una volte per tutte, sì, ci sarebbero stati in due, ma non sarebbe rimasta a galla”, ha poi continuato, parlando degli insulti ricevuti “Sono stati così cattivi, non ero neanche grassa, ca**o. Se potessi tornare indietro, userei la mia voce diversamente. Avrei risposto ai giornalisti, avrei detto: ‘Non osate trattarmi in questo modo. Sono una giovane donna, il mio corpo sta cambiando e sto cercando di capirlo, sono profondamente insicura, terrorizzata. Non rendete la cosa ancora più difficile’. È bullismo al limite dell’abuso, aggiungerei”.

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