Messaggi di vero odio nei confronti della Premier Giorgia Meloni a Bologna: la presa di distanza da parte del Sindaco.
Sono delle immagini che nessuno avrebbe mai voluto vedere ma che purtroppo sono apparse tramite scritte su un muro a Bologna: cori, minacce e frasi contro il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Il tutto è accaduto proprio nelle scorse ore a seguito della manifestazione che si è tenuta proprio nella città come protesta per il decreto anti-rave che nei giorni scorsi è stato approvato in Senato.
Una situazione davvero incresciosa che ha visto anche il netto rifiuto da parte del Sindaco della città, Matteo Lepore che proprio nelle scorse ore tramite social ha deciso anche di dire la sua in merito alla vicenda.
“Giorgia attenta al cranio” sono queste alcune delle frasi che si leggono su un muro a Bologna, quasi certamente si tratta di messaggi arrivati da parte di gruppi anarchici che hanno preso parte alle manifestazioni contro il decreto anti-rave siglato anche in Senato nei giorni scorsi.
“Bologna è stata attraversata da un rave con quasi diecimila persone, in piena città. Muri imbrattati, traffico in difficoltà e gravi disagi. Il Comune e tutte le società di servizi sono all’opera per ripulire scritte sui muri, compresi. Di tutti questi danni abbiamo raccolto immagini e documentazioni. Seguirà puntuale denuncia verso chi ha organizzato e sia stato individuato a compiere atti contro la città” sono queste le parole scritte dal Sindaco Matteo Lepore, sulla sua pagina Facebook e ancora: “Un rave in piena città contro il famoso decreto e non è accaduto solo a Bologna. Il governo Meloni pensi seriamente alle conseguenze delle proprie scelte e agisca affinché tutto questo non si scarichi sulle nostre città”.
Insomma un fatto davvero molto grave che certamente ha scosso gli animi di tutti e che ovviamente ha avuto delle gravi ripercussioni anche sulla città stessa di Bologna: non resta che attendere per scoprire se nei prossimi giorni, in merito all’accaduto deciderà di intervenire anche la stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.