Milano è diventata la seconda città agricola e il motivo riguarda proprio lo sviluppo della sua agricoltura.
Potrà sembrare davvero incredibile, eppure Milano è diventata negli anni la seconda città agricola d’Italia, nella classifica arriva infatti subito dopo Roma: ma in che modo è stato stabilito questo dato?
Ebbene, il tutto riguarda la produzione, la città infatti su un’estensione di 18.175 ettari, ha utilizzato come Superficie Agricola ben 2.910 ettari, ma non è tutto secondo quanto riporta Libero.it ha anche all’attivo 117 aziende che si occupano appunto della semina, dei prati e dei pascoli. Cerchiamo però di approfondire il discorso e scopriamo qualche curiosità in più sulla città che forse fino a questo momento tra i tanti primati, non si pensava proprio potesse avere anche questo.
Ebbene si, Milano si piazza al secondo posto tra le città d’Italia ad avere sviluppato tantissimo anche dal punto di vista dell’agricoltura, gli esempi sono quelli che riporta anche nel suo articolo Libero.it.
Il primo è l’iniziativa “Adotta una gallina”: si tratta di una campagna di crowdfunding, “l’Associazione Soulfood Forestfarms costruirà un pollaio mobile nel Parco della Vettabbia per ospitare cento galline. L’adozione costa 85 per sei mesi, 170 per un anno: 20mila euro sono stati raccolti grazie alla campagna, 30mila li metterà il Comune e nel giugno 2023 sarà pronto il pollaio di quartiere”.
Poi abbiamo l’Agrivis, ovvero una cooperativa agricola e sociale che si sviluppa su 3,5 ettari di terreno al Parco Sud di Milano: “La cosa speciale è che a coltivare, lavorare e trasformare verdura e piccoli frutti biologici sono persone fragili, svantaggiate, con disabilità, migranti rifugiati, ex carcerati. Un’area della cascina inoltre è dedicata all’accoglienza abitativa”.
E si conclude con Alveari Urbani, nato da un’idea di Claudia Zanfi, secondo sempre quanto riporta Libero.it, il suo pensiero è quello di: “reinserire le api nel contesto urbano e a sensibilizzare i cittadini anche attraverso arnie belle, disegnate da artisti e designer”. Ma non è tutto, proprio da Gennaio ricominceranno i corsi dedicati all’apicoltura in città.