I talebani hanno deciso una nuova stretta in Afghanistan e questa è destinata a fare discutere. Ecco tutti i dettagli.
Nuova stretta decisa dai talebani in Afghanistan. Secondo quanto riferito da TgCom24, che cita una lettera del ministero dell’Insegnamento superiore, il governo ha vietato l’accesso all’università alle ragazze.
Una scelta che, come detto, è destinata a creare diverse polemiche e soprattutto non condivisa dall’Occidente. Ma su questo il governo locale non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro e quasi certamente proseguirà sulla strada intrapresa in questi ultimi mesi.
“Vi informiamo di mettere in opera l’ordine di sospensione dell’educazione delle donne fino a nuovo ordine“, si legge nella nota del ministero dell’Insegnamento superiore. Una decisione che blocca il percorso universitario di migliaia di ragazze, che proprio tre mesi fa avevano superato gli esami d’accesso in migliaia di atenei afghani.
Un risultato che potrebbe aver ispirato la linea dura e, di conseguenza, dai prossimi giorni l’accesso sarà vietato a tutte le ragazze.
La nuova stretta decisa da Nadim
La nuova stretta è stata decisa da Nadim. L’ex governatore e comandante militare, da tempo esponente della linea dura religiosa, è stato nominato a ottobre come responsabile dell’Università e da subito aveva ribadito la sua ferma opposizione all’istruzione femminile, ribadendo che non è islamica e contraria ai valori afghani.
Una posizione confermata con questa nota che vieta a tutte le ragazze afghane di poter accedere agli atenei. Un pugno duro che, come detto in precedenza, arriva a distanza di tre mesi dal record di iscrizione di giovani donne all’Università dopo aver superato i test.
Una scelta che è destinata sicuramente a creare diverse polemiche e, soprattutto, a ribadire una stretta sui diritti delle donne iniziata ormai da tempo. Nonostante la promessa di aperture fatta dopo il ritorno al potere, i talebani hanno sicuramente effettuato soprattutto chiusure nei confronti delle ragazze e l’università è solamente l’ultimo passaggio di questo percorso deciso dal governo locale ormai dal 2021.