Attesi quasi 14 milioni di turisti nel periodo natalizio. Mete preferite le città d’arte, soprattutto del Centro e del Nord
Il turismo italiano accelera per le feste, anche grazie al ritorno dei viaggiatori stranieri. Ad una settimana dal Natale, le previsioni delle imprese ricettive sui flussi turistici sono positive: tra Natale, Capodanno ed Epifania sono attese 13,8 milioni di presenze nelle strutture ufficiali, il +8,1% rispetto al 2021.
Una crescita trainata dall’incremento delle presenze estere (+19,5%), che in alcune città d’arte sono tornate ai livelli del 2019. A stimarlo per Assoturismo Confesercenti è il Centro Studi Turistici di Firenze, sulla base di un’indagine condotta su un campione di 1.334 imprenditori della ricettività. Una buona notizia per il comparto che, dopo una buona estate, ha attraversato un autunno non privo di difficoltà e condizionato dal caro-energia: alcune imprese sono state costrette ad anticipare la chiusura stagionale o a sospendere l’attività nei periodi di bassa stagione per l’aumento dei costi di gestione.
Le presenze da altri Paesi saranno del 19,5% in più rispetto allo scorso anno
Sui mercati turistici, però, la voglia di partire non manca e per le prossime feste le imprese segnalano un aumento delle prenotazioni, soprattutto degli stranieri, anche se l’inflazione e le incertezze della fase economica incideranno sulla durata dei soggiorni e sulla capacità di spesa dei turisti. In particolare, le città e i centri d’arte dovrebbero registrare un incremento del +11%, mentre per le località di montagna la stima di aumento è del +8,4%. Buone aspettative anche per le località di collina/campagna e dei laghi, con un incremento rispettivamente del +7,2% e del +6,2%. Aumenti più contenuti, ma comunque rilevanti, per località termali (+5,3%), marine (+5%) e le località ad Altro Interesse (+3,1%). In generale, la tendenza risulterebbe leggermente migliore per le strutture extralberghiere (+9,1%) che per le alberghiere (+7,7%).
Dall’indagine emerge un andamento abbastanza uniforme tra le diverse aree del Paese: le previsioni migliori sono delle imprese del Centro (+9,1%) e del Nord Ovest (+8,2%), ma un trend positivo è atteso anche nel Nord Est (+7,9%) e nelle regioni del Sud e delle Isole (+6,7%). Una certa differenziazione si rileva, invece, in merito alla presenza degli stranieri: nelle aree del Nord Est e del Nord Ovest la quota della domanda estera è stata segnalata rispettivamente al 42% e al 40%. Nelle regioni del Centro dovrebbe attestarsi al 33%, mentre al Sud e Isole scenderebbe al 19%. “Previsioni positive, che fanno sperare che la ripresa prosegua anche nel 2023”, commenta Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti.