Qatargate, anche la moglie di Antonio Panzeri risulta ufficialmente indagata in merito a questa inchiesta: nel frattempo è arrivata la decisione da parte della Corte di Brescia
Si continua a parlare dello scandalo ‘Qatargate‘. Arrivano delle importantissime novità che riguardano proprio questa vicenda. Direttamente da Brescia dove la Corte d’Appello ha aggiornato la situazione che riguarda la moglie di Antonio Panzeri. Stiamo parlando di Maria Dolores Colleoni, anche lei indagata in questa vicenda insieme alla figlia. Le accuse nei confronti della compagna dell’ex europarlamentare del Pd sono molto gravi. Nel frattempo, però, la Corte ha dato il suo ‘ok’ per la consegna della donna alla polizia del Belgio.
Ovvero il suo arrivo a Bruxelles dove è iniziato lo scandalo delle “mazzette”. La richiesta del mandato d’arresto europeo è stata accolta. Con tanto di firma da parte del giudice della capitale belga, Michel Claise. Ricordiamo che la donna, insieme alla figlia Silvia, è accusata di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. In questo momento si trova agli arresti domiciliari. Adesso, però, la situazione potrebbe cambiare per lei. Le porte del carcere potrebbero seriamente aprirsi. Stesso discorso vale anche per la figlia Silvia.
Nel frattempo la stessa Corte di Appello di Brescia ha posto la sua condizione alle autorità belghe. Nel caso in cui la Colleoni dovesse essere condannata definitivamente, la sua pena verrà scontata nel nostro Paese. Questo è quello che fanno sapere gli avvocati della donna, Angelo De Riso e Nicola Colli. Gli stessi legali stanno seriamente pensando di valutare l’ipotesi di un ricorso alla Cassazione.
Non è da escludere che (secondo gli stessi avvocati) in Belgio esistano degli strumenti che permettano alla donna di tornare ai domiciliari. In conclusione la moglie di Panzeri ha respinto tutte le accuse. Ovvero delle presunte vacanze da 100mila euro che non sarebbero state mai fatte. Anche perché non conosceva gli affari che svolgeva il marito. Queste sono state le sue parole rilevate in una intercettazione telefonica.