Non arrivano buone notizie per quanto riguarda le stime di crescita. Le previsioni parlano chiaro ed il rischio è quello di dover fare i conti con altri problemi.
Il 2023 è ormai alle porte e per molti Paesi è arrivato il momento di fare un po’ il punto della situazione economica e capire come potrà andare il prossimo anno. E per la Cina le previsioni non sono assolutamente positive.
Secondo quanto riferito dall’Ansa, la Banca mondiale ha ipotizzato un calo delle previsioni di crescita per Pechino sia per l’anno in corso che per il 2023, a causa di rischi significativi principalmente legati al Covid e alla crisi immobiliare.
Una drastica diminuzione che era già stata ipotizzata nelle precedenti previsioni di giugno e confermata ora a dicembre. Naturalmente la speranza è quella di poter avere un cambio di passo nelle prossime settimane almeno per quanto riguarda il 2023, ma la strada è in salita e ancora tutto può accadere.
Banca mondiale, le stime sulla Cina

In particolare la Banca mondiale ha ipotizzato una crescita del 2,7% per l’anno in corso e un +4,3% per il 2023. Si tratta di un netto calo rispetto a quanto ipotizzato lo scorso giugno quando si prevedeva un trend del +4,3% nel 2022 e dell’8,1% il prossimo anno.
Sicuramente una brutta notizia considerando che nel 2021 la crescita aveva raggiunto l’8,1% grazie alla ripresa delle attività dopo un anno di chiusura per l’emergenza Covid. Ora, però, la situazione è completamente cambiata e la spinta sembra essere destinata a rallentare con il rischio di un frenata ancora più brusca in futuro.
“Le prospettive di crescita della Cina sono soggette a rischi significativi come l’incerta traiettoria della pandemia“, hanno fatto sapere dalla Banca mondiale. Questo significa che in futuro non si possono escludere ulteriori cali e molto dipenderà anche dall’andamento del Covid nelle prossime settimane.
Sicuramente la speranza da parte della Cina è quella di mettere il prima possibile alle spalle il momento difficile e ripartire anche dal punto di vista economico.