Vladimir Putin è ritornato a parlare e lo fa in un colloquio con il ministro della Difesa citato dalla Tass. Ecco le parole del presidente russo.
Vladimir Putin ha rotto il silenzio anche se non in modo ufficiale. Infatti da parte del Cremlino non c’è stato nessun passo indietro sulla conferenza di fine anno, ma il presidente russo in queste ultime ore ha avuto un colloquio con il ministro della Difesa per fare un punto sulle operazioni in Ucraina.
Come riferito dalla Tass, citata dall’Ansa, il presidente Putin ha ribadito che “la Russia considera gli ucraini come un popolo fratello, ma lo scontro era inevitabile. Meglio oggi che domani“.
L’inquilino del Cremlino in questo colloquio si è soffermato anche sui rapporti con l’Occidente: “Ho provato in tutti i modi a riparare le relazioni tra loro e noi, ma alla fine Stati Uniti ed Europa inseguivano obiettivi differenti dai nostri. L’attuale situazione in Ucraina è una tragedia e la colpa è della politica degli altri Stati e non russa. Si tratta di Paesi terzi che hanno sempre lottato per arrivare alla disintegrazione del nostro mondo. Ci sono riusciti e ci hanno spinto dove siamo“.
Le parole di Putin riportate dalla Tass potrebbero essere le ultime di questo 2022. Il presidente russo, infatti, non ha nessuna intenzione di tenere la conferenza di fine anno e per il momento dal Cremlino non hanno assolutamente comunicato se in futuro ci saranno degli interventi pubblici da parte del numero uno di Mosca.
Una scelta molto particolare e atipica, ma sembra essere strettamente legata al conflitto attualmente in corso in Ucraina. Da tempo Putin ha deciso di non rilasciare dichiarazioni ufficiali alla stampa su questa operazione e molto probabilmente continuerà su questa strada anche nei prossimi giorni.
Il portavoce Peskov ha aperto alla possibilità di un incontro con la stampa ad inizio 2023, ma per il momento non si hanno delle conferme ufficiali da parte dello staff di Putin.