Un’indagine di Coldiretti-Ixè ha raccolto i dati relativi al cenone della vigilia e al pranzo di Natale, ecco quanto spenderanno gli italiani e in quanti siederanno a tavola
La crisi energetica e l’inflazione non fermeranno cene e pranzi natalizi. Questo quanto emerge dall’indagine “Natale sulle tavole degli italiani” condotta da Coldiretti-Ixè. Differenze significative tra nord e sud con fino a 30 euro di differenza tra i più spendaccioni e i più attenti alle spese per il cibo natalizio. Intanto cresce il numero degli invitati che torna intorno ai livelli pre-Covid.
A tavola questo Natale troveranno ampio spazio le specialità nostrane con circa il 92% che acquisterà cibo italiano per imbandire la propria tavola. Numeri importanti per Coldiretti che aiutano tutta la filiera dalle aziende agricole ai ristoranti. Cena del 24 a base di pesce per la stragrande maggioranza degli italiani mentre per il pranzo del 25 in arrivo la carne, dai bolliti alla pasta ripiena; immancabili i dolci tipici regionali ad accompagnare Pandoro e Panettone che saranno sulle tavole di più del 75% degli italiani. I prodotti enogastronomici si confermano nel 2022 tra i più resilienti del mercato italiano scalando le classifiche anche tra i doni più gettonati per Natale. Dai prodotti tipici al vino passando per le tradizionali ceste natalizie, non conoscono crisi nel mercato interno.
Tavole da 106 euro in media con 8 commensali: tutti i numeri del Natale 2022
La spesa media prevista nell’indagine di Coldiretti-Ixè sarà di 106 euro a famiglia, un 6% in meno rispetto al 2021. Considerati i rincari rimangono numeri significativi quelli elaborati dall’indagine sul Natale in tavola che confermano tendenziali differenze geografiche. Mentre al sud per cenoni e pranzi si spenderanno fino a 123 euro, al nord-ovest e nelle isole si resterà sotto i 100 euro con una media di 95 euro. Nel mezzo centro, 109 euro, e nord-est con 102. Le differenze si faranno sentire anche a causa dell’inflazione che spingerà un 6% delle famiglie italiane a spendere meno di 30 euro mentre un altro 16% si fermerà tra i 30 e i 50. Nella fascia media un 33% che spenderà tra i 50 e i 100 euro e un 29% che spenderà invece tra i 100 e i 200 euro. Chi poi può permetterselo, il 7%, si spingerà fino a 300 euro che saranno superati solo dal 2% degli italiani.
Sulla spinta del prodotto a chilometro zero e delle ricette sia tradizionali che innovative volte a valorizzare il prodotto, gli italiani non hanno dubbi. Il 53% li acquista infatti perché li ritiene i più buoni mentre il 39% dichiara di farlo anche per dare una mano alla nostra economia. Numeri in crescita anche riguardo il numero degli invitati, che cresce ad 8 nel 2022. Il ritorno ai livelli pre-covid non è ancora completo ma i numeri confermano il trend postivo crescendo dai 7 di media del 2021 e doppiando addirittura i 4 del Natale 2020 quando lockdown e Covid avevano imposto limiti ben precisi intorno alle tavole italiane.
