A volte l’arte della recitazione riesce a spingere gli attori a gesti irrazionali, come quello di recitare nella totale agonia fisica e mentale
Nel corso della storia del cinema sono numerose le occasioni in cui le riprese di un film hanno portato al limite il fisico e la mente degli interpreti coinvolti e, molte di esse, sono passate alla storia come performance leggendarie. Tra queste vi è senza dubbio quella di Jim Caviazel nei panni di Gesù, un ruolo che ha fatto vivere all’attore statunitense attimi di sofferenza fisica davvero impressionanti considerando le tutele che dovrebbero garantire le produzioni hollywoodiane.
Teatro di quest’impresa ai limiti del legale è il set de La passione di Cristo, capolavoro diretto da Mel Gibson nel 2004 che ha incassato ben 620 milioni di dollari a fronte di un budget relativamente risicato di 30 milioni.
Recitare con il proprio sangue addosso
Caviazel ha recentemente ricordato le dolorose riprese, raccontando nel particolare gli infortuni subiti, a partire dalla celebre scena in cui Cristo cadde al suolo insieme alla croce: “Mentre cadevo, la croce… effettivamente ha colpito la mia testa e l’ha seppellita nella sabbia. Mi sono morso la lingua. Nel film, potete vedere rivoli di sangue scendere dal mio labbro. In realtà è il mio stesso sangue”, l’attore ha poi aggiunto che la caduta gli avrebbe provocato anche una ferita all’articolazione della spalla, rendendo le scene successive incredibilmente dolorose.
Come se non bastasse, Caviazel è stato anche vittima di un’errore durante una scena di flagellazione di Gesù, in cui è stato colpito con una frusta sulla schiena: “Avevo uno squarcio di quattordici pollici proprio sulla schiena, ha ricordato. Sono uscito dall’inquadratura e sono caduto. Ma è stata un’esperienza straordinaria perché sono stato colpito e il diaframma si è congelato, ed è stato come se… del vento uscisse fuori da me”. A quanto pare l’attore ha vissuto positivamente la controversa esperienza, permettendo anche al film di restituire allo spettatore una sensazione di maggior realismo. In tal senso potremmo citare anche il famoso taglio di Leonardo Di Caprio durante le riprese di Django Unchained, che donò alla scena una fama leggendaria.