L’epidemiologo, che da anni si batte contro i vaccini: “Ci sono diversi studi su quest’argomento. La verità verrà fuori”
“Il presidente della Lazio ha detto che i vaccini potrebbero essere la causa dei tumori di Mihajlovic e Vialli. Gli ricordo che sono stati diagnosticati nel 2019 e 2017. Meglio tacere e dare l’impressione di essere stupidi, piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio”. Il tweet del professor Bassetti, che critica Claudio Lotito, (senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, che ha chiesto di fare chiarezza alla luce dei recenti problemi di salute scatenatisi tra alcuni personaggi più o meno noti), riaccende una polemica mai sopita: tra chi difende l’utilizzo dei vaccini e chi è convinto che il loro utilizzo alteri il percorso dei recuperi oncologici di molte persone.
Tra questi c’è il professor Dario Miedico, epidemiologo famoso per le sue posizioni contro i vaccini. “C’è tutta una parte della scienza che mette in rapporto le vaccinazioni con molte forme tumorali. Ma si tratta di studi – dichiara in esclusiva a Notizie.com – che non finanzia nessuno: guai infatti a chi tocca i vaccini. Questi studi sarebbero importantissimi, ma sono fatti con finanziamenti modestissimi. Questo perchè, purtroppo, dei vaccini bisogna parlare solo in un certo modo”.
Come funzionano queste ricerche?
“Il riscontro viene fatto su base epidemiologica. Si fa un confronto tra una popolazione, diciamo normale, e una dove c’è una certa percentuale di forme di tumori. Poi si valuta se ci sono stati vaccini fatti recentemente e si fa un nuovo confronto. Esistono delle ricerche scientifiche, che sono state pubblicate, che hanno messo in rapporto forme leucemiche e vaccini. E molte, purtroppo, riguardano i bambini, che sono quelli più soggetti ai vaccini pediatrici. Ma purtroppo non se ne parla: perchè altrimenti la gente non si vaccinerebbe più e soprattutto, non si potrebbero più rendere obbligatori. Sarebbe mai possibile obbligare le persone a fare qualcosa che possa anche solo lontanamente e in pochissimi casi, provocare forme di tumori?”.
Quello che sta accadendo potrebbe accendere i fari su questa vicenda?
“Io sono certo che questa situazione verrà allo scoperto. Io credo fortemente nella verità. Purtroppo i tempi sono lunghi e gli interessi sono alti, ma la verità verrà fuori. L’epidemiologia spiega benissimo le cose e non la si può negare: vanno associati i vaccini fatti a situazioni che emergono nelle singole persone, ma la verità verrà a galla. Purtroppo vediamo come si stanno sviluppando pancreatiti, aggravamenti di situazioni precedenti. Anche in atleti, sportivi e in persone che prima stavano bene”.
Torniamo all’eventuale relazione tra i vaccini e alcune forme di tumori o all’alterazione di un percorso oncologio.
“I vaccini sono una roba complessa: me ne occupo da 50 anni. Sono formati da tantissime sostanze, tutte praticamente tossiche, ma per fortuna in quantità minime. In alcune persone, geneticamente predisposte, possono provocare di tutto: anche tumori, o peggiorare certe situazioni. Per questo sono assolutamente contrario a qualunque obbligo. Ognuno deve fare le sue scelte. Se una persona ha paura del Covid si può vaccinare, ma è giusto che sappia tutto. Invece queste informazioni non vengono date. Basta entrare nel merito del consenso informato di chi fa queste vaccinazioni”.
