Il tecnico romano pronto ad una nuova, emozionante avventura: i dettagli dell’accordo che gli permette di tornare in panchina
Il calcio a volte riesce a regalare ancora storie dal lieto fine, che abbandonano i canoni economici e si permeano nel romanticismo più profondo. Storie che riportano indietro le lancette del tempo, ad uno sport antico, capace di regalare ancora emozioni. Dopo 31 anni, Claudio Ranieri torna a Cagliari, in una piazza che lo ha lanciato, apprezzato e fatto conoscere al grande calcio.
Nella piazza in cui tutto ebbe inizio, il tecnico romano è pronto a scrivere un altro capitolo della sua lunga, emozionante e intensa carriera. Proprio a Cagliari, nel 1988, Ranieri iniziò a fare sul serio. Dopo aver guidato Vigor Lamezia e Puteolana, la panchina dei sardi fu il suo trampolino per il successo: tre anni straordinari, con una doppia promozione dalla serie C1 alla A e con la salvezza raggiunta con un turno di anticipo nella stagione 90-91. Ranieri a Cagliari è stato amato e apprezzato. Quei tre anni magnifici gli hanno consentito di spiccare il volo, aprendogli le porte di Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Valencia, Parma, Juventus, Roma, Inter, Monaco e del Leicester: il suo capolavoro.
Oggi Ranieri torna in pista: lascia palcoscenici più prestigiosi per tornare in serie B, dal suo primo amore calcistico. L’obiettivo è riportare gli isolani nella massima serie e rilanciare un club dal blasone straordinario, ma costretto a rilanciarsi. La trattativa è stata lunga e complicata, ma alla fine il presidente Giulini è riuscito a convincerlo, toccando più il cuore che il portafoglio. L’ufficialità è arrivata attraverso un tweet del club sardo sul proprio sito ufficiale: “Bentornato Mister”. I dirigenti del Cagliari hanno convinto il 71enne tecnico, già sulla panchina dei rossoblù dal 1988 al 1991.
Ranieri ha firmato per due anni e mezzo di contratto a partire dal 1 gennaio 2023 e sostituirà l’esonerato Fabio Liverani. Lunedì 26 dicembre si siederà per la prima volta sulla panchina dei sardi. Per uno che ha allenato 8 anni in Inghilterra non sarà difficile trasformare il match con il Cosenza in una sorta di boxing-day. Il più emozionante.