Inchiesta Qatargate, Eva Kaili continua a rimanere in carcere: svelato il retroscena che vede come protagonisti Panzeri ed il suo compagno Giorgi
Continuerà a rimanere in carcere Eva Kaili. Nulla di diverso visto che la sua posizione continua a rimanere gravissima. La linea difensiva, proposta dai suoi avvocati, non hanno convinto i giudici della Camera di Consiglio del tribunale di Bruxelles. La richiesta era quella di avere i domiciliari con tanto di regime di sorveglianza elettronica. Nulla di tutto questo.
Non solo: non sono bastate le parole degli avvocati che continuano a ribadire la sua innocenza e che non è mai stata corrotta. Niente Natale, quindi, per la greca insieme alla figlia di due anni. Stesso destino vale anche per il compagno Francesco Giorgi. Le notizie che riguardano la coppia non finiscono affatto qui visto che la Corte Suprema greca ha deciso di congelare un terreno di loro proprietà sull’isola di Paros.
La stessa ci ha tenuto a ribadire, ancora una volta, che delle attività del suo compagno e di Antonio Panzeri lei non ne sapeva assolutamente nulla. Neanche dei soldi arrivati dal Marocco e dal Qatar. Dei soldi ritrovati nelle loro abitazioni: nulla di tutto questo. Tanto di essere convinta della sua innocenza che ha deciso di collaborare con gli inquirenti e svelare tutto quello che sapeva di questa vicenda.
La stessa, poi, ha voluto svelare un retroscena che vedono come protagonisti appunto Panzeri e Giorgi. A quanto pare quest’ultimo, difficilmente, riusciva a dire di “no” all’ex eurodeputato della delegazione del Partito Democratico. Quasi come se si sentisse in “obbligo morale” nei suoi confronti ed anche di Andrea Cozzolino. Di tutto questo, però, lei non si è mai fidata delle loro attività. “Era troppo gentile Francesco, non sapeva dire di no“.