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Napoli, occhi su una stella del Mondiale: il piano degli azzurri

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Daniele Rocca

Il Napoli è attivo sul mercato e dopo l’arrivo di Bereszynski sta sondando il terreno per un giocatore che tanto bene ha fatto al Mondiale

Chiuso l’affare Bereszynski, il Napoli continua a lavorare sul mercato, anche se il Mondiale in questo caso non si sta rivelando alleato degli azzurri. Già perché Cristiano Giuntoli e gli uomini mercato del Napoli erano da tempo sulle tracce di Azzedine Ounahi centrocampista marocchino dell’Angers che tanto bene ha fatto durante il Mondiale in Qatar. Classe 2000, Ounahi è stata una delle sorprese più lucenti della rassegna iridata, protagonista con il Marocco di Regragui. Rendimento altissimo, qualità e quantità al servizio della sua nazionale, fattori che hanno fatto impennare la quotazione del ragazzo. Ounahi che prima del Mondiale poteva essere preso con una cifra inferiore ai 10 milioni di euro, oggi costa almeno il triplo.

L’Angers, proprietaria del cartellino, per cederlo ora chiede una cifra che oscilla tra i 25 e i 30 milioni di euro. Sul giocatore ci sono tanti club, alcuni lo seguono da prima del Mondiale, altri invece si sono mossi in questi giorni. È il caso dell’Olympique Marsiglia e del Leicester che hanno provato a sondare il terreno con l’Angers. Il Napoli dal canto suo, in questo momento, ha un appeal diverso rispetto a OM e Foxes, non solo perché gioca la Champions League, ma anche perché in Europa è una delle realtà più considerate, dopo l’avvio di stagione praticamente perfetto vissuto dagli uomini di Spalletti.

Il presidente dell’Angers ha fatto sapere che vorrebbe chiudere un accordo subito e cedere poi il ragazzo a giugno. Insomma battere il ferro finché è caldo e provare a strappare una plusvalenza super considerando che, nell’estate 2021, Ounahi è stato pagato meno di due milioni di euro. Il Napoli ci proverà, magari sfruttando anche gli introiti provenienti dal passaggio del turno in Champions League. Ma la società azzurra non vuole partecipare ad aste e farsi prendere per il collo. 

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Daniele Rocca