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De Fazio (UilPa): “La Polizia penitenziaria è abbandonata da tutti”

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Paolo Colantoni

Il segretario generale del sindacato della Polizia Penitenziaria in esclusiva a Notizie.com: “Ora basta promesse. Servono fatti concreti”

Prima l’evasione di sette detenuti da un carcere minorile milanese, poi l’esplosione di bombe molotov fuori dal carcere di Rebibbia a Roma. Il mondo della Polizia Penitenziaria è sotto attacco e al centro dei polemiche. Gennarino De Fazio, segretario generale della UilPa polizia penitenziaria, lamenta ai microfoni di Notizie.com il totale abbandono delle istituzioni. E le promesse fatte in passato, ancora da mantenere.

Il segretario generale della UilPa lamenta lo scarso appoggio dello Stato –

“Siamo costantemente sotto attacco e su più fronti: da un lato le aggressioni, le rivolte e le evasioni che provengono dall’interno e dall’altro gli attacchi esterni, con queste azioni intimidatorie, come quella ricevuta a Rebibbia, dove tra l’altro le molotov che sono state lanciate sono addirittura quattro. Il rischio di una strage era molto alto. Tutto questo avviene nell’abbandono più totale da parte delle istituzioni”

Il mondo politico è stato dalla vostra parte?
“A parole, ma non con i fatti. Ho letto dichiarazioni che non corrispondono con la realtà. Tutti si sbracciano, Salvini, Ostellari ed altri politici, tranne il Ministro Nordio, che al momento sembra più interessato ad altro. Non vorrei che fosse un risveglio di Santo Stefano per poi fermarsi a capodanno”.

Cosa chiedete al Governo?
“Vogliamo delle azioni concrete. Nella legge di bilancio ci sono tagli sia al dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, sia alla Giustizia Minorile. Si parla bene, ma si razzola male. Almeno per il momento. Aspettiamo passi concreti”

Quali sono gli aspetti fondamentali che vanno risolti?
“Ci vuole un decreto carceri, che con carattere d’urgenza affronti l’emergenza. Il problema principale è innanzitutto nei numeri: mancano 18.000 unità alla Polizia Penitenziaria. Se nella legge di bilancio si prevedono 1000 unità diluite in quattro anni, quindi 250 unità all’anno in più, parliamo di una goccia nel deserto che non influirà sul fabbisogno. Servono quindi assunzioni straordinarie proporzionate al fabbisogno”.

Molotov a Rebibbia. Notizie.com

Poi?
“E’ necessario potenziare equipaggiamenti e la tecnologia in dotazione alla Polizia Penitenziaria. Non possono esserci istituti, come quello di Milano i cui lavori di ristrutturazione vanno avanti da 16 anni e senza strumentazioni di controllo e allarme anti scavalcamento che riescano ad impedire ciò che è accaduto ieri. Serve poi una nuova ingegnerizzazione del sistema di esecuzione penale, una riorganizzazione del dipartimento dell’Amministrazione penitenziari e della Giustizia Minorile, e una ristrutturazione del corpo di polizia penitenziaria. Tutte tematiche che si trascinano da anni e che si sono accumulate. Purtroppo siamo stati abbandonati”.

Nessun contatto diretto con le istituzioni?
Nel 2017 organizzammo una manifestazione, e scrivemmo  un volantino in cui elencammo tutti questi punti che le ho specificato. Vennero sia Giorgia Meloni, che Matteo Salvini. Quest’ultimo firmò il documento e disse che quando sarebbe andato al Governo, avrebbe realizzato queste cose. Ora è arrivato il momento

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Paolo Colantoni