La riapertura da parte della Procura sportiva dell’inchiesta sulle plusvalenze fittizie, potrebbe avere ripercussioni già sulla classifica attuale della Serie A
Il terremoto provocato dall’inchiesta della Procura di Torino sulla Juventus con le conseguenti dimissioni dell’intero storico Cda della società bianconera, ha portato anche la Procura federale sportiva a chiedere la revoca della sentenza già emessa sulle plusvalenze fittizie.
Se venisse accertato che l’uso di plusvalenze fittizie fosse stato finalizzato anche per rientrare nei parametri richiesti per le iscrizioni al campionato, la pena massima prevista sarebbe l’esclusione dal campionato di competenza.
Un’inchiesta che potrebbe portare allo stravolgimento delle stesse classifiche finali di questa stagione agonistica. Questo veniva riportato oggi sulle pagine del Corriere dello Sport per quanto riguarda l’esito dell’inchiesta che la Procura federale ha voluto riaprire chiedendo la revoca della sentenza già emessa sul caso plusvalenze. Una sentenza che, ricordiamo aveva mandato assolte ben 9 squadre, Empoli, Genoa, Novara, Parma, Pescara, Pisa, Pro Vercelli e Sampdoria, oltre ovviamente la Juventus, anello di congiunzione con tutte le altre.
Queste società dovranno spiegare in che modo hanno avuto a che fare nella compravendita di quei calciatori attenzionati dalla Procura con la società bianconera. Non era mai accaduto nella storia della Procura federale che una sentenza venisse impugnata e l’inchiesta fosse fatta ripartite ecco perché la situazione delle stesse società comincia a diventare pesante.
Nell’attesa spasmodica dei tifosi e degli appassionati della ripresa dell’attività agonistica prevista il prossimo 4 gennaio, l’inchiesta va avanti e potrebbe portare a ribaltare anche completamente l’esito del campo già per questa stagione, con penalizzazioni da scontare sulla classifica finale e compromettere così l’eventuale raggiungimento di un qualsiasi obiettivo.
La Juventus resta la società più invischiata e sicuramente più a rischio, per questo dopo aver varato un n uovo Cda, aver approvato un nuovo bilancio, ora ha messo anche un comunicato dove si dice pronta ad “articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta”.