Il governo ha posto la fiducia alla Camera sul dl Rave. Ad annunciarlo è il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani
Il governo mette la fiducia alla Camera sul dl rave. Ad annunciarlo all’Assemblea di Montecitorio è il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Il provvedimento scadrà il prossimo 30 dicembre. A seguito dell’apposizione della questione di fiducia la conferenza dei capigruppo viene immediatamente convocata: dovrà decidere sul prosieguo dei lavori dell’Aula.
“Preoccupati dall’andamento dei lavori alla Camera sul Dl Rave? ‘Pacta sunt servanda’ dicevano i latini, poi io so cosa era stato detto in Conferenza dei capigruppo. Si può cambiare idea, però allora vuol dire che i patti non esistono più”. Così il capogruppo di Fdi, Tommaso Foti, interpellato dai cronisti fuori da Montecitorio. “Le opposizioni proveranno a far decadere il decreto? Tentar non nuoce, a volte però nuoce se poi non ci si riesce”, conclude Foti.
Critiche dall’opposizione, che si è vista respingere le pregiudiziali di costituzionalità. “Nel passaggio al Senato l’eterogeneità di questo decreto legge è stata ulteriormente accentuata, sono stati aggiunti addirittura 15 articoli, rendendolo di fatto un decreto omnibus. Inoltre, parti del decreto legge sono palesemente prive dei presupposti di necessità e urgenza. E’ evidente ad esempio nel caso della cosiddetta norma anti rave party. L’episodio del modenese che avrebbe dato giustificazione all’intervento precipitoso del governo è stato fermato per tempo con le norme già in vigore, che hanno dissuaso organizzatori e partecipanti dal proseguire il raduno illegale”. Lo ha detto la deputata M5S Valentina D’Orso