L’ex presidente della Juventus che prese proprio il posto dell’ex dirigente bianconero, è azionista: “Apprezzato le parole di Agnelli, ma sull’altro sono stupito”
Elegante e apprezzato da tantissimi tifosi della Juventus. E’ una persona a modo, chiara e limpida che non si nasconde mai, quello che pensa, dice, ma, spesso e volentieri, senza polemica. Per Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della società juventina, azionista e tifoso bianconero, vedere la Juventus in questa situazione non è facile anche se predica calma e razionalità. Negli anni non è mai stato tenero con Andrea Agnelli, ma da quando è scoppiato il caso in Procura non ha mai alzato la voce. Tutt’altro. Sull’ultima assemblea degli azionisti, alla quale non ha partecipato, è rimasto anche piacevolmente colpito dalle parole del dimissionario Andrea Agnelli e a Notizie.com ha spiegato: “Mi è piaciuto quello che ha detto e come l’ha detto, sappiamo tutti che non è un periodo facile, ma è stato chiaro e ha spiegato la situazione. Io l’ho apprezzato e sapete che non mi nascondo mai, soprattutto nei suoi confronti, ma ho apprezzato molto le sue parole”.
Quello che ha fatto molto discutere nell’ultima Assemblea degli azionisti della Juventus è stato l’intervento di Luciano Moggi che ha consegnato una chiavetta usb e ha ribadito per l’ennesima volta che lui conosce la verità e sarebbe tutta in quelle chiavetta, che, probabilmente, sono tutte le intercettazioni e tutti i documenti che lui stesso ha pagato personalmente a suon di migliaia di euro.
“Ho saputo che qualcuno ha anche applaudito durante l’intervento di Moggi. Io? non c’ero, ma se ci fosse stato, non avrei fatto nulla”
Serafico Cobolli Gigli, anche se fino a un certo punto e a Notizie.com spiega: “Premetto che non voglio fare alcuna polemica con Moggi, ma devo essere sincero che mi ha stupito quell’intervento. Io nel 2006 presi proprio il suo posto come persona che doveva decidere, lui era direttore generale, io diventai presidente, ma come dissi allora, pubblicamente e anche al diretto interessato: ma se sai la verità su tutto quello che è successo e ti senti accusato ingiustamente, ma perché ti sei dimesso…?“.
Ribadisce più volte Cobolli Gigli che non vuole assolutamente entrare in polemica con lo stesso Moggi e avvisa: “Su quella domanda non ho mai ricevuto alcuna risposta, posso parlare per me e per come sono fatto io: se so di essere nel giusto non faccio nessun passo indietro, vado avanti. Il suo intervento all’Assemblea? Io non c’ero, sono un azionista di minoranza e non sono andato, ma mi hanno detto che l’intervento di Moggi è stato anche applaudito, vuol dire che c’è una certa nostalgia e che qualcuno crede nelle sue parole. Se ci fossi stato? Non avrei fatto nulla. Sa quello che bisognerebbe fare adesso?” Prego, dottor Cobolli Gigli. “La Juventus è una società importante e adesso, visto che c’è un periodo difficile, l’unica cosa che spero accada è che Allegri e i suoi ragazzi diano una bella risposta sul campo, che vincano sempre, in campionato e nelle coppe e che diano una risposta da Juventus. Sarebbe il modo più bello, magari vincere il campionato o una coppa e poi quel che succede, succede. Ma è il campo che adesso conta di più di tutto, le parole fino a un certo punto”.