Dopo le polemiche del 2022 il tennista serbo ha parlato in vista della prossima edizione: “Spero in una calorosa accoglienza”.
Le acque, dodici mesi dopo, si sono calmate. L’anno solare volge al termine, Novak Djokovic già si prepara agli appuntamenti della prossima stagione. E il 2023 ad altissimo livello ripartirà proprio con gli Australian Open, il torneo delle mille polemiche nel 2022, un’edizione caratterizzata dall’espulsione dal Paese del tennista serbo, colpevole di non esserci vaccinato contro il Covid.
Nole, a Dubai, ha così risposto ai giornalisti che l’hanno interpellato sugli Australian Open che verranno (16-29 gennaio 2023): “Dopo quello che è successo l’anno scorso, spero di essere accolto adeguatamente e che questo mi aiuti a giocare il mio miglior tennis”. Le sue parole non hanno ripercorso fino in fondo quanto successo nel 2022, quando era stato espulso dall’Australia per aver cercato di entrare nella nazione grazie a un’esenzione medica. A quel punto era stato bandito dal territorio australiano per tre anni.
Adesso, secondo quanto annunciato da Channel9 News di Melbourne, Andrew Giles (il ministro dell’Immigrazione australiano) ha deciso che il tennista potrà usufruire di un visto e partecipare agli Australian Open del 2023. È a caccia del decimo titolo a Melbourne, varrebbe doppio dopo tutto ciò che si è scatenato quasi un anno fa. “In passato ho sempre avuto la possibilità di iniziare molto bene i miei anni in Australia. Mi piace giocare lì”, ha continuato Djokovic.
Infine sul suo futuro: “Mi piacerebbe poter giocare il più a lungo possibile. Non ho un numero in mente, lo dico in modo sincero. Le cose stanno andando abbastanza bene fino a questo momento. Non posso lamentarmi. Fino a quando giocherò a questo livello e finché avrò il fuoco dentro, allora andrò avanti”. Gli Australian Open saranno la prossima tappa della sua straordinaria carriera.