Il Premier nella conferenza stampa di fine anno risponde alle domande dei cronisti e tocca diversi temi
La manovra, appena approvata al Senato, il Dl Rave, la nuova ondata Covid e il bilancio dei primi mesi al Governo. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto alle domande dei cronisti nel consueto punto alla fine dell’anno solare. Il bilancio del 2022 e tutti i propositi per il nuovo anno.
“Più che una conferenza stampa di bilancio, è un confronto di inizio mandato, visto che il nostro Governo ha iniziato da poco”, ha esordito Giorgia Meloni. Sulla manovra di bilancio e le distanze nella maggioranza. “Mi fido dei miei alleati al Governo. Al di là di dibattiti naturali, all’interno della maggioranza, c’è una visione comune. Con sfumature diverse, ma per me contano i fatti. Abbiamo approvato una legge di bilancio che non era facile. Abbiamo fatto una manovra politica, scritta in tempi molto rapidi. Abbiamo investito gran parte delle risorse sul caro bollette ed energia e abbiamo mantenuto gli impegni presi. La Legge di bialncio è stata approvata in Consiglio dei Ministri in un’ora. Io ho fatto parte di altri Governi e questa cosa non era mai successa”.
“Un clima positivo nella maggioranza”
“Al di là delle divergenze – continua Giorgia Meloni – la volontà è di lavorare bene e di mantenere le scadenze. Io trovo un clima positivo all’interno della maggioranza. Non posso lamentarmi. Per quanto riguarda le risorse, noi continueremo a lavorare sulla base della situazione attuale. Se il quadro cambierà una parte delle risorse possono essere portate in altre parti. In questa manovra il grosso delle risorse è spostato sul futuro: sui giovani, sulla nuova occupazione e sulle imprese. Abbiamo scelto da dove prendere quelle risorse: ad esempio dalle pensioni troppo alte, per spostarle sulle famiglie. E’ chiaro che quando si lavora in ristrettezze economiche si devono fare delle scelte”.
“Covid: lavorare sulla responsabilità e non sulla coercizione”
“In Italia l’incidenza di Covid era in calo: Ora c’è la nuova situazione determinata in Cina e noi ci siamo mossi immediatamente, in coerenza con ciò che avevamo chiesto in passato: il Ministro Schillaci ha disposto il tampone per chi arriva dalla Cina. Misura che però può essere inefficace se non viene seguita da tutta l’Europa. Ho chiesto al Ministro di scrivere affinchè arrivino risposte da parte dell’Unione Europea. Noi abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è qualcosa di già visto e quindi coperto dai vaccini oppure no: i primi casi sequenziati sono varianti Omicron. In questo momenti, ferme restando le cautele, la situazione è tranquilla“. Il Governo punta su meno coercizione e più responsabilità.
“Per come la vedo io la soluzione sono i controlli, le mascherine e i tamponi. Il modello di privazioni fatto in passato non si è dimostrato efficace. E quanto si è visto in Cina lo testimonia. La mia idea è che si deve lavorare sulla responsabilità dei cittadini, piuttosto che sulla coercizione dei cittadini. Fermo restando che ad oggi la situazione è abbastanza sotto controllo. Stiamo monitorando minuto per minuto: credo sia importante che ci sia un osservatorio che monitori questa materia, ma al momento la situazione in Italia è sotto controllo”. Sui vaccini, il Premier conferma, “l’invito deciso per gli anziani e i fragili. Noi abbiamo fatto qualcosa di più, c’è una campagna che il Governo sta facendo che invita alla vaccinazione gli anziani e le categorie fragili, sui quali mi sento di fare l’invito più deciso. Sugli altri l’invito è di rivolgersi al medico”.
“Reddito? Ora molti soldi per trovare lavoro”
Sul reddito di cittadinanza: “Quando si parla del tema della congruità bisogna capirsi. Certo, non si deve e non si può parlare di lavoro sottopagato o di sfruttamento. Ma se il tema è ‘non considero questa mansione all’altezza delle mie aspettative o studi’, quello è un tema diverso. Tutti vorremmo trovare il lavoro dei nostri sogni, ma qua il tema è se preferisco stare a casa invece di fare un lavoro dignitoso”, ha continuato Giorgia Meloni. “È più facile che le persone si mettano in gioco se non c’è la convinzione che lo Stato ti mantiene, che credo sia quello che ha fatto il reddito di cittadinanza. Vogliamo affrontare la sfida della possibilità di far trovare un posto di lavoro. Mentre spendevamo 8 miliardi per dare il reddito di cittadinanza a chi poteva lavorare, l’Italia non spendeva 8 miliardi del fondo sociale europeo, dedicato alla formazione. Quindi abbiamo 8 miliardi di euro non utilizzati del fondo sociale, 13 miliardi della nuova programmazione e il pnrr. Parliamo di molti soldi”.
“Pnrr, la staffetta ha funzionato”
Sul Pnrr e il lavoro condiviso con il Governo Draghi: “Sono contenta che il governo italiano sia riuscito a raggiungere tutti i 55 obiettivi previsti per inviare ora la lettera” all’Ue “e richiedere la tranche di 19 miliardi di euro. Quando siamo arrivati, dei 55 obiettivi erano stati conseguiti 25. Abbiamo lavorato per terminare gli altri 30. Questa staffetta ha funzionato, sono contenta che si sia riusciti. Come? Con la scelta politica di concentrare le competenze del Pnrr sotto la guida di un unico ministero, e di mettere sotto la stessa competenza i Fondi di coesione europei, per evitare sovrapposizioni”. Sulla riforma del Fisco: “Confermo che sul tema della riforma fiscale intendiamo andare avanti, secondo direttrice che sono già abbastanza visibili in manovra: il taglio del costo del lavoro sul quale si deve fare molto di più. Abbiamo dato un segnale che è stato costosissimo. Abbiamo detto che l’obiettivo di legislatura è arrivare al taglio di 5 punti, vedremo se riusciremo a fare qualcosa in più o in meno. Consideriamo il sostegno alla natalità e alla genitorialità una priorità che deve avere una ripercussione anche sulla tassazione”, ha aggiunto, ribadendo la volontà di proseguire con dei “meccanismi premiali per chi crea ricchezza in Italia. Il tema: più assumi meno paghi. Questo meccanismo va incentivato”, ha dichiarato il Premier.
“Nessun condono, tutti pagheranno il dovuto”
Sulle polemiche relative a condoni e alle cartelle: “I condoni non ci sono: abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, con una maggiorazione, consentendo una rateazione. Le uniche cartelle stralciate – aggiunge – sono quelle vecchie più di 7 anni e inferiori a 1000 euro banalmente perché conviene allo stato di più la loro distruzione. Vogliamo si immaginare un nuovo tipo di dialogo con i contribuenti ma senza favorire assolutamente l’evasione fiscale”.
“Rispetteremo gli impegni con la Nato. In Iran le cose devono cambiare”
Sui temi di politica estera, il Premier conferma gli impegni presi con la Nato: “Confermo la volontà dell’Italia sugli impegni presi sul contributo dell’Italia alla Nato per le spese militari. L’Italia ha fatto la sua parte e lo ha fatto trasversalmente” e “voglio ringraziare il contributo di Conte che ha aumentato di 3 miliardi la spesa”. Sull’Iran e la scelta della giovane Sara di giocare i Mondiali di scacchi senza velo. “Sono stata molto colpita dalla scelta di questa ragazza. Noi siamo abituati a gesti simbolici, ma spesso sono gesti che non avranno conseguenze gravi come quelle che rischia Sara. Questo dovrebbe farci riflettere sul valore della libertà, che noi diamo per scontata e che per altri vale qualsiasi rischio. Per questa vicenda ho concordato con ministro Tajani la convocazione dell’ambasciatore”. Quello che sta accadendo in Iran “per noi è inaccettabile e non intendiamo tollerarlo oltre, abbiamo sempre avuto un approccio dialogante ma, se le repressioni non dovessero cessare e non si dovesse tornare indietro, l’atteggiamento dell’Italia dovrà cambiare, con quale provvedimento dovrà essere oggetto di una interlocuzione a livello internazionale”.
“In Qatar non è italian job, ma Socialist Job”
Sullo scandalo del Qatargate, “Una cosa mi ha molto innervosito: molti colleghi internazionali definiscono questi fatti con la locuzione ‘italian job’, come se fosse una macchia sulla nostra nazione. La vicenda non riguarda solo italiani, anche belgi, greci e esponenti di altre nazioni. Semmai è un tema di partito, un socialist job. Se avesse riguardato i conservatori sarebbe stato un conservative job. Riguarda una famiglia politica ma non l’Italia. Va difeso l’orgoglio e l’onore della nazione che rappresento dagli attacchi. Le responsabilità sono trasversali non fra i partiti ma fra le nazioni”.
“Lotta alla Mafia: nessuna morale da chi ha liberato un boss”
Sul lavoro della magistratura e sul tema delle intercettazioni, Giorgia Meloni è stata molto chiara: “Le intercettazioni sono uno strumento straordinario a sostegno della magistratura, ma ne va limitato l’abuso. Anche per evitare il corto circuito nel rapporto tra intercettazioni e media: abbiamo visto intercettazioni senza alcuna rilevanza penale finite sui quotidiani e non credo sia giusto in uno stato di diritto. Abusi ci sono stati e vanno corretti, le norme che vogliamo fare vogliono garantire lo stato di diritto: certezza della pena per i condannati, certezza del diritto per gli innocenti”. Meloni ha poi attaccato le opposizioni: “Io la morale da chi ha liberato i boss mafiosi al 41 bis con la scusa del Covid, ha impedito che la Corte dei Conti mettesse bocca sulle spese legate alla pandemia e ha approvato il condono di Ischia, non me la faccio fare. Ognuno risponde alla propria coscienza. La mia carriera politica è ispirata a Borsellino, e sono fiera che il primo provvedimento di questo governo sia stato contro la mafia, e cioè salvare l’ergastolo ostativo. Mi dispiace aver visto un’opposizione così dura su un provvedimento di questo genere: si è tentato in tutti i modi di impedire la conversione del decreto, fingendo di non sapere che ci saremmo trovati con un buco sulla lotta alla criminalità organizzata. La mia e la nostra battaglia contro la mafia sarà a 360 gradi”