Sono in arrivo degli aumenti di stipendi per alcune fasce di lavoratori: il cambiamento avverrà a partire da Gennaio.
Grandi novità sono quelle che aspettano tantissimi lavoratori per il nuovo anno, pare infatti secondo quanto riporta il Messaggero che circa 4 milioni di lavoratori beneficeranno del taglio al cuneo fiscale del 3%, cosi come deciso nell’emendamento favorito prima da Draghi e poi portato avanti dalla Premier, Giorgia Meloni.
Il taglio del 3% si applicherà: “A circa 15,4 milioni di lavoratori dipendenti, che in Italia sono in tutto 18,2 milioni stando agli ultimi dati Istat sull’occupazione. Per i redditi tra 25 mila e 35 mila euro resta la riduzione del 2% sui contributi dovuti sulle retribuzioni che era già in vigore. Costo dell’operazione: più di 4 miliardi di euro. Sono 4,12 milioni i lavoratori con redditi fino a 7.500 euro, mentre arrivano a 4,28 milioni quelli nella fascia tra 7.500 euro e 15 mila euro. In quella successiva, tra 15 e 20 mila euro, troviamo invece 3,1 milioni di lavoratori, e 3,9 milioni milioni nella fascia che va da 20 mila euro a 25 mila euro di reddito”. Una notizia davvero importante quella riportata dal Messaggero che avrà un impatto ancora più forte anche sugli stipendi e la busta paga: ecco come cambia.
Aumento stipendi, come cambia la busta paga dei lavoratori?
Chiarito quindi il grande cambiamento che aspetta tantissimi lavoratori nel prossimo mese, la domanda sorge spontanea: come impatterà il tutto sulle buste paga?
Ad avere spiegato tutto, nei minimi dettagli è stato come sempre il Messaggero che ha portato come esempio un dipendente con un reddito lordo di 12 mila euro l’anno, bene, questo otterrà circa 21 euro netti in più al mese. Ma non finisce qua: i lavoratori che hanno redditi di15 mila euro, avranno un incremento superiore a 27 euro al mese, invece ci sarà un aumento di 38 euro circa per chi ha un reddito di 25 mila euro. E cosi via: per i lavoratori con 35 mila euro di reddito ci sarà un aumento di 30 euro al mese in busta paga.
Insomma davvero delle buone notizie per tutti i lavoratori, che inizieranno il nuovo anno nel migliore dei modi; ad essere anche favorevoli a questo nuovo emendamento è l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche che ha ammesso di considerare questa diminuzione del cuneo fiscale un passo davvero molto importante anche se non sufficiente.
