Si chiama Aliaksandra Herasimenia e ha 36 anni. La sua storia in difesa degli atleti connazionali dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Notiziacce per Aliaksandra Herasimenia, ex nuotatrice bielorussa di 36 anni. Secondo l’agenzia BELTA, infatti, è stata condannata oggi a 12 anni di carcere insieme all’attivista Alexandr Opeinik. L’accusa per entrambi è quella di aver chiesto delle sanzioni al proprio paese dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, sostenuta dal governo di Lukashenko.
Un appoggio che ha finito per danneggiare la sicurezza nazionale della Bielorussia. Herasimenia è stata processata in contumacia poiché ha scelto di andare in esilio in Lituania. Ha fondato il Belarusian Sports Solidarity Fund (FBSD). Il suo nobile obiettivo era di assistere gli atleti perseguitati nella sua nazione. Nel 2022 sono stati tantissimi gli sportivi bielorussi arrestati, a cui è stata revocata di conseguenza l’autorizzazione ad allenarsi nel territorio bielorusso.
Herasimenia si è ritirata qualche anno fa dalle competizioni dopo essere diventata madre. È emigrata in Lituania insieme al marito Yauhen Tsurkin, pure lui campione di nuoto. La donna, specialista di stile libero e dorso, ha vinto due medaglie d’argento alle Olimpiadi di Londra 2012 nei 50 e nei 100 stile libero. Poi, quattro anni dopo, anche il bronzo nei 50 stile libero alle Olimpiadi di Rio nel 2016. Ora sta disputando un altro tipo di gara, il riconoscimento in palio è quello della libertà. Vale più di ogni altra medaglia.